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Al Centro Fiera un’edizione ancora più ricca, con cento gallerie selezionate, un nuovo layout espositivo e l’evento collaterale dedicato a Cesare Monti

“Rassegna Antiquaria 2011”: in fiera alla riscoperta dell’arte

Con l’edizione 2011 di Rassegna Antiquaria in programma dal 29 Ottobre al 6 Novembre, ritorna al Centro Fiera di Montichiari (BS) un appuntamento ormai divenuto tradizione per il pubblico di collezionisti e appassionati. Oltre alla consueta attenzione riservata all’arte che va dall’Alta Epoca all’Ottocento, l’edizione 2011 segna l’esordio di una sezione interamente dedicata al Novecento. “Rassegna Antiquaria ha un’identità perfettamente riconoscibile nel panorama degli eventi dedicati all’antiquariato”, spiega Ezio Zorzi, direttore del Centro Fiera. “L’offerta delle 100 gallerie presenti è senza dubbio di alto profilo e non mancherà di riscuotere interesse tra i numerosi appassionati che, ogni anno, confermano l’attenzione del territorio per l’arte e l’antiquariato”.  In occasione dell’edizione 2011, inoltre, Rassegna Antiquaria presenta un nuovo layout espositivo che, in una cornice ancora più accattivante, saprà valorizzare al meglio quanto proposto dalle gallerie espositrici. Si tratta di un passaggio che rimarca l’ulteriore crescita di contenuti e il livello qualitativo dell’offerta espositiva. Nel corso degli anni, Rassegna Antiquaria ha ospitato eventi collaterali che hanno contribuito ad avvicinare i cultori dell’antiquariato ai molteplici percorsi dell’arte, con un’attenzione particolare per la pittura e per gli artisti la cui opera è espressione di un territorio ricco di creatività.  A riprova della posizione di assoluto livello guadagnata da Rassegna Antiquaria, ad impreziosire l’edizione 2011 è in programma un evento collaterale d’eccezione dal titolo “Cesare Monti: libertà espressiva tra Novecento e Post-impressionismo”, dedicato all’opera di un autore bresciano tra i maggiori del Novecento italiano. L’evento, a cura di Guido e Stefano Cribiori, ideatori del progetto e profondi conoscitori dell’opera dell’artista, propone oltre 50 opere in un percorso che dà ordine visivo all’evoluzione di Cesare Monti nell’arco di tre decenni. “Il Centro Fiera è orgoglioso di ospitare un evento collaterale dedicato a Cesare Monti, autore bresciano da annoverare tra i maggiori protagonisti del Novecento italiano”, spiega Elena Zanola, sindaco di Montichiari. “La mostra è l’occasione per porre nel dovuto risalto l’opera di un autore che, da Brescia, in una parabola che ha pochi eguali, ha saputo conquistare la ribalta nazionale prima ed internazionale poi”. Rassegna Antiquaria si preannuncia ancora più ricca di novità, proposte e contenuti. L’appuntamento, dunque, è dal 29 Ottobre al 6 Novembre 2011 al Centro Fiera di Montichiari (BS). Gli orari di apertura sono i seguenti: sabato, domenica e martedì dalle 10 alle 20; lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 20.      EVENTO COLLATERALE “CESARE MONTI: LIBERTÀ ESPRESSIVA TRA NOVECENTO E POST-IMPRESSIONISMO   A “Rassegna Antiquaria”, una mostra che celebra un autore bresciano protagonista del secolo scorso.   Cesare Monti (Brescia, 1891 – Bellano, 1959) La storia di Monti è nota a tutti o quasi: nato a Brescia nel 1891, si trasferì a Parigi per imparare il mestiere del coiffeur, ma una volta respirata l’atmosfera Bohèmienne della capitale francese decise di seguire la sua vocazione pittorica. Questa mostra, che anticipa l’uscita del catalogo ragionato dell’artista bresciano (a cura di N.Colombo, G.Cribiori e E.Pontiggia), vuole iniziare a dare ordine visivo all’evoluzione pittorica di Monti, che negli anni è stata presentata in maniera un po’ disattenta, alimentando confusione soprattutto riguardo la cronologia delle opere. Cesare Monti, sempre teso a trasferire su tela i propri umori e le proprie passioni, iniziò a dipingere in Val Sabbia, alla maniera divisionista francese, con Edoardo Togni. Trasferitosi a Milano nel 1912, portò con se soltanto il candore di quella pittura, che dopo la guerra, divenne Simbolista e attenta ai modi dei Nabis. Ma già nel 1919  la sua pittura traspira aria di Novecento. La frequentazione a Parigi con Bucci risale al 1906, l’ambiente milanese è ormai la sua casa; è amico di Carrà, con cui gioca interminabili partite a carte. Forse non gode appieno dei favori di Margherita Sarfatti, ma questo non gli impedisce di essere presente a quasi tutte le esposizioni, nazionali e internazionali del gruppo capeggiato da Sironi e Funi. Partecipa a 14 edizioni della Biennale di Venezia e a tutte le Quadriennali romane. Alla Biennale del 1940, dove gli viene riservata una sala personale, un suo dipinto viene venduto al doppio rispetto ad un altro di Carlo Carrà (C.Gian Ferrari Le vendite alla Biennale dal 1920 al 1950. Appunti per una storia del gusto attraverso l’analisi del mercato).  Negli anni Venti la sua tavolozza vira nuovamente verso toni più accesi, per esplodere nei chiaroscuri decisi che delineeranno la produzione degli anni Trenta. La Seconda Guerra porta via con se generazioni di artisti della tradizione, per far posto alle nuove leve intellettualoidi, ma Monti non si scora e continua il suo percorso, che sfocia, sul finire della sua vita, nella produzione di opere strabilianti per freschezza e invenzioni cromatiche.          

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