sabato, Aprile 20, 2024
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AI via l'applicazione del «regolamento comunale per un controllo, il contenimento e l'abbattimento delle emissioni sonore».

Regolamentata la musica all’aperto

AI via l’applicazione del «regolamento comunale per un controllo, il contenimento e l’abbattimento delle emissioni sonore». Dopo la recente approvazione della nuova normativa in consiglio comunale ora, con una riunione pubblica di qualche giorno fa, l’amministrazione guidata dal sindaco Alberto Vedovelli ha presentato ufficialmente le «regole» per poter far musica durante la stagione turistica. «In questo modo ha illustrato üprimo cittadino – vogliamo sentire il parere delle associazioni di categoria per discutere ed eventualmente recepire proposte prima del via libera definitive all’applicazione del nuovo regolamento». «In pratica – ha illustrato il vicesindaco Giorgio Bonoldi al numeroso pubblico intervenuto, composto prevalentemente da baristi, ge-storid’albergo, gelaterie e pubblici esercenti vari – la musica dal vivo all’esterno dei locali sarà consentita, con il limite dei 55 decibel, fino alle 23.30». Dopo quest’orario, si potrà fare musica solo dietro specifica autorizzazione del sindaco, in occasione di particolari manifestazioni, e comunque con una richiesta di deroga motivata. Gli esercenti inoltre dovranno adeguarsi alla normativa con una sorta di certificazione, emessa da ditte specializzate, ehe garanti-sca il rispetto dei decibel imposti. Per far questo, gli apparati musicali dovranno essere «tarati» e bloccati per non superare le emissioni sonore consentite. Dopo le 23.30 invece, nei bar, pub e quant’altro ci potrà essere musica solamente a porte e finestre ben chiuse, «in modo da non disturbare, specie in centro storico, residenti, turisti e ospiti di alberghi». Una normativa sulla carta piuttosto restrittiva insomma, dato ehe 55 decibel equivalgono al rumore prodotto da una conversazione a tono di voce medio-elevato, ma ehe di fatto «non introduce grosse differenze rispetto al passato». Questo aspetto comunque, è stato accettato di buon grado dagli esercenti, ehe invece sono rimasti molto più «perplessi», ed aleuni anche «contrariati», su un’altra novità per l’estate Duemila, e cioe quella relativa al plateatici. «A Torri – ha illustrato ancora Bonoldi – abbiamo la normativa meno restrittiva di tutti i paesi del lago. Ovunque infatti, si puö restare ai tavolini dei bar solo fino all’una di notte. Dopo di ehe, i clienti vengono «invitati» a trasferirsi all’interno dei locali. Da noi finora invece, il plateatico poteva essere sfruttato fino alle due del mattino». Di qui, l’idea di «adeguarsi», con una parziale restrizione del tempo di permanenza, a quanto stabilito nei paesi vicini. D’ora in poi, all’una e trenta invece che alle due, i baristi dovranno smettere di servire da bere ai tavoli esterni, ma dovranno anche contemporaneamente far «spostare» gli avventori all’interno dei locali. Cosa questa, accolta non senza malumori da una parte dei gestori presenti, che hanno lamentato la «difficoltà di applicazione della normativa». dato che «non si possono costringere i clienti a spostarsi all’interno del locale per consumare una bibita, servita magari pochi minuti prima», e «nè impedire loro di uscire dal locale con i bicchieri in mano, dopo l’una e trenta». Dopo animata discussione, si e deciso in pratica per l’applicazione della normativa, che quindi di fatto va a ridurre di trenta minuti le presenze sui plateatici dei locali. Vedremo perö se, come pare probabile, almeno per i primi tempi, le autorità preposte al controllo del rispetto dei limiti saranno propense a non sanzionare immediatamente gli esercenti, nei caso di «accettabili e non reiterati ritardi».

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