venerdì, Marzo 29, 2024
Ordinanza antirumore a salvaguardia dell'inquinamento acustico

Relax per i truisti

Come in tutte, o quasi, le località a vocazione turistica il rispetto dell’ospite, sia esso di passaggio che residenziale è un fattore di carattere primario. Accoglierlo e rispettarlo nel migliore dei modi, nelle sue giornate di vacanza, significa anche aprire le porte per un eventuale ritorno. Così a Moniga del Garda il sindaco, Massimo Pollini, ha voluto tranquillizzare sia i turisti che gli imprenditori del settore ricettivo emanando un ordinanza che regolamenta e “disciplina le attività rumorose di carattere temporaneo”. Si tratta in sintesi di eliminare o ridurre al massimo tutti quei rumori protagonisti del cosiddetto “inquinamento acustico” quali, ad esempio, quelli provocati dai cantieri edili, dalle attività di giardinaggio, mezzi meccanici, ecc. E nell’ordinanza, che dovrà essere fatta rispettare da tutte le Forze dell’Ordine presenti, dalla Polizia Municipale ai Carabinieri alla Polizia di Stato, ecc., sono stati elencati le varie attrezzature e macchinari a cui in particolar modo si rivolge la limitazione di utilizzo. La limitazione riguarderà il periodo stagionale che va dal 1° giugno al 15 settembre nell’arco di due fasce orarie: dalle 12.00 alle 15.00, il periodo delle pennichelle, e dalle 19.00 alle 08.30. In questi orari “è fatto divieto di utilizzo sull’intero territorio comunale di queste attrezzature e macchinai da cantieri: taglia asfalto a disco, sega a disco, martello demolitore e picconatore, compressore, trapano, perforatore (elettrico, idraulico o pneumatico), scarificatore, motosega, tosaerba, autobetoniera, betoniera, autoveicoli PTT superiori a 80 q.li, rullo compressore, escavatore, pala meccanica”. Naturalmente da queste limitazioni vengono esclusi i cantieri mobilie a carattere d’urgenza necessari al ripristino di servizi pubblici, di protezione civile e lavori pubblici comprese anche tutte quelle manifestazioni di carattere pubblico e private preventivamene autorizzate dalla stessa amministrazione comunale. Oltre a quanto disposto dal Codice penale in materia i contravventori che violeranno la presente ordinanza andranno incontro a sanzioni amministrative assai pesanti che vanno da un minimo di 150,00 Euro (poco meno delle vecchie 300.000 Lire) ad un massimo di 1.500,00 Euro (quasi tre milioni delle non ancora scordate Lire italiane). Un iniziativa questa che non mancherà di suscitare curiosità ed interesse e che sopratutto verrà (o dovrebbe) adottata anche da altre pubbliche amministrazioni di località turistiche gardesane.

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