venerdì, Aprile 19, 2024
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SISTEMATO SCIENTIFICAMENTE LO GNOMONE, REALIZZATA LA DECORAZIONE

Restaurato l’orologio solare di Desenzano

Torna a segnare il tempo l’antica meridiana che si trova sulla sommità della torre dell’orologio di palazzo Bagatta, ora sede del municipio. La proposta di recupero dell’orologio a sole è stata accolta e inserita nell’ambito dei lavori di ristrutturazione e consolidamento di quest’ala dell’antico palazzo. La nuova configurazione è frutto dell’ideazione e del lavoro di due artisti del settore, il decoratore Arturo Mor e il geom Giovanni Pizzini, di Gambara, titolare di Arteantica, esperto di decoro architettonico. Lavorando sull’impalcatura all’altezza di una ventina di metri, i due artisti hanno realizzato una meridiana davvero bella con i colori azzurro del cielo verde chiaro dell’acqua e giallo della terra. La meridiana è sormontata dallo stemma comunale realizzato appositamente in terracotta poi colorata, delimitato da una cornice in cotto posta in opera anche per il sottostante orologio meccanico. L’aspetto gnomonico è stato curato dai prof. Mirco Antiga di Desenzano e Mario Margotti di Brescia. La meridiana, che si trova a 45°28’ di latitudine e 10° 32’ di longitudine, fornisce la vera ora solare locale. E’ stata rinnovata anche la scritta voluta da Gerolamo Bagatta, fondatore nel 1812 del collegio convitto di Desenzano. In precedenza parte dell’edificio attuale ospitava, dal 1747, il convento delle terziarie Carmelitane, secondo le ricerche di Giuseppe Tosi. L’ex convento venne trasformato in convitto nel 1812 e venne ingrandito da don Gerolamo Bagatta, prefetto dell’istituto che nel corso degli anni divenne una delle scuole più rinomate di Lombardia e Veneto. Al 1812 risale appunto la parte in corso di restauro. Il collegio convitto fu visitato dall’imperatore Francesco I° che chiese di istituire il corso di filosofia, cosa che avvenne nel 1816. La scuola fu pareggiata agli istituti governativi con decreto imperiale firmato a Vienna nel 1821. La morte di Gerolamo Bagatta avvenuta nel 1830 segnò l’avvio delle difficoltà per il convitto che, grazie anche all’apporto di molti benefattori, proseguì. Il Comune, sindaco era il cav. Giovanni Rambotti, acquistò il fabbricato nel 1863 per 60.000 lire. Durante la prima guerra mondiale il Bagatta, secondo le ricerche di Tullio Ferro, fu adibito a ospedale militare, fu ampliato nel 1925; 10 anni dopo liceo e ginnasio divennero statali. Il 2 agosto 1944 le bombe distrussero la chiesetta del collegio che fu ristrutturato nel ’45.

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