Dopo gli anni dell’abbandono, sono tornati soprattutto i trattori che occupano i lati del viale degli ippocastani
Riecco macchine e attrezzature agricole
La lunga schiera di trattori sul viale degli ippocastaniLa Fiera torna grande. Almeno quella, per intenderci dei macchinari e della attrezzature agricole che per 49 anni sono state il filo conduttore della manifestazione di gennaio. Agli anni del «boom» erano seguite rassegne nelle quali i macchinari per l’agricoltura erano quasi del tutto spariti dal campo fiera. Tanto da rischiare di trasformarla in una sorta di mega-sagra. La tendenza si è invertita con il rientro della manifestazione nel centro storico e nella zona scolastica e grazie ad una politica promozionale che ha dato buoni frutti.Ieri mattina, primo giorno dell’esposizione, che si rifà a S. Antonio Abate, è apparso chiaro ai visitatori che la fiera agricola ha ripreso a correre. Perché gli stand all’aperto sono una sequenza di trattori, di grandi automezzi, autobotti, attrezzature agricole. Occupano entrambi i lati del vialone degli ippocastani (che ormai denuncia non pochi vuoti) dal ristorante Lanterna fino all’imbocco di corso Garibaldi e poi via Galilei, strada d’accesso alla cittadella scolastica. Erano anni e anni che non si vedeva in Fiera una tale sfilata di trattori, di tutti i tipi e misure, ma soprattutto quelli giganteschi con le ruote posteriori che superano l’altezza di una persona. Trattori piccoli e piccolissimi, grandi e grandissimi, prevalentemente nuovi accanto ad alcuni pezzi da museo come il Landini del 1940 o altri ancora che ieri attiravano l’attenzione dei primi visitatori al pari di quelli nuovi e giganteschi.E questa prima visita in fiera mentre ancora si scaricano macchinari e si allestiscono stand, lascia un’impressione fortemente positiva, perché è sempre stata una rassegna agricola abbinata all’esposizione di tipo commerciale e artigianale.In Fiera tutto questo c’è: dal salone all’aperto delle autovetture nel cortile dell’Itis ai macchinari e prodotti agricoli nei viali, stand commerciali e artigianali nel palazzetto dello sport. E nell’area adiacente domani si potranno ammirare i migliori bovini della razza Frisona mentre nell’area Busi in via Montebello, hanno preso il via le prove in campo di macchinari agricoli e movimento terra, con dimostrazioni di biotriturazione, produzione di compost.La fiera è entrata nel vivo ieri con le innumerevoli manifestazioni di contorno: le gare gastronomiche, le esibizioni dei vigili del fuoco di Desenzano, le prove in campo, il mercatino enogastronomico in piazza Martiri della Libertà, l’esposizione in corso Garibaldi, il mercatino dell’antiquariato, i convegni.Quella di oggi è la giornata clou . Gli stand fieristici chiudono alle 22. La rassegna vara una «coda» mercoledì 17, ricorrenza di S. Antonio Abate con la Messa e la benedizione alle ore 10 dei trattori ed alle 15 la benedizione degli animali.