venerdì, Marzo 29, 2024
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Riflessioni dell’Assessore Tira sull’Alta Velocità Ferroviaria e governo del territorio

Cerchiamo di fare il punto sul progetto TAV (alta velocità / alta capacità) per cui molti, con ragione, invocano ancora un ripensamento generale, alla luce di quanto ormai da più parti viene ritenuto un disegno obsoleto, fondato su stime datate e inadeguato allo stato attuale dei luoghi.

I comuni della zona tra Desenzano del Garda e Sona hanno condiviso la richiesta di verifica del potenziamento della linea storica (che non è il quadruplicamento), quale alternativa al progetto TAV, consapevoli che tale soluzione non consentirà di raggiungere gli standard alta velocità, ma permetterà comunque un aumento di capacità e quindi di servizio alle stazioni del Garda.

Su questa osservazione si esprime anche la corposa richiesta di integrazioni che la Commissione Tecnica di verifica dell’Impatto Ambientale VIA e VAS ha fatto il 23 dicembre 2014 al Consorzio CEPAV 2, general contractor dell’opera.

La commissione di esperti ministeriali riprende elementi di valutazione importanti, ripetendo più volte la richiesta di considerazione degli impatti cumulativi, ovvero degli impatti che si sommano realizzando diversi cantieri, infrastrutture, viabilità di servizio e che si sommano alla presenza di infrastrutture sul territorio. Soprattutto però la Commissione richiama esplicitamente la richiesta di valutare la fattibilità di adeguamento/potenziamento della linea storica, per evitare di consumare suolo agricolo di pregio, facendo propria la richiesta di molti comuni.

Nella risposta di CEPAV2, pubblicata il 10 febbraio sul sito del Ministero dell’Ambiente, il general contractor risponde: “Si precisa che l’alternativa relativa all’adeguamento della linea storica non è presente nella documentazione presentata in quanto non oggetto della attuale fase autorizzativa. L’analisi delle alternative di sistema e di tracciato è stata valutata in occasione della pronuncia di compatibilità ambientale sul progetto preliminare del 2003”.

Solo la politica potrà dire se la partita è chiusa così, anche perché, diversamente da quanto riportato dagli organi di stampa, non è il general contractor CEPAV2 che mette la parola fine sulla vicenda, ma il Ministro dell’Ambiente nel rilasciare il giudizio di compatibilità ambientale!

Riguardo al parere della Regione Lombardia, favorevole, ma condizionato, esso è stato sovente illustrato nei suoi risvolti favorevoli al progetto. Tuttavia il parere regionale presenta anch’esso alcuni punti importanti e richieste di approfondimento.

In particolare la Regione rileva che le scelte localizzative progettuali non risultano pienamente coerenti con il tema della salvaguardia delle aree agricole e dell’impiego di suolo libero. E ancora: “È necessario rivedere la progettazione del tracciato sulla base di cartografie aggiornate al fine di coerenziare tale progettazione rispetto agli usi attuali del suolo, limitando quanto più possibile gli impatti sul territorio, anche in relazione alle strutture esistenti ed agli eventuali futuri espropri con la loro necessaria quantificazione.

Comprensibile: il 28 novembre 2014 il Consiglio regionale lombardo ha approvato la Legge 31 Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato, in cui – nella definizione di consumo di suolo – si legge: “consumo di suolo: la trasformazione, per la prima volta, di una superficie agricola da parte di uno strumento di governo del territorio, non connessa con l’attività agro-silvo-pastorale, esclusa la realizzazione di parchi urbani territoriali e inclusa la realizzazione di infrastrutture sovra comunali(art. 2, c. 1, lett. c). Vale anche per la TAV o dalla prossima volta?

Di nuovo una scelta meramente politica, se chiudere la partita ignorando le “sommesse” richieste di revisione del progetto, avanzate non solo dal territorio, ma anche da organismi ministeriali e dalla regione più grande coinvolta dall’opera, o riaprire un dibattito sulle strategie del trasporto pubblico in Italia nel corso del presente secolo!

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