sabato, Aprile 20, 2024
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Circa 40 mila ettari tra la superficie del Garda e la vetta delle Dolomiti di Brenta

Riserva della biosfera Unesco: Riva del Garda si candida

Riserva della biosfera Unesco: c’è anche Riva del Garda, con circa 40 mila ettari tra la superficie del lago di Garda e la vetta culminante delle Dolomiti di Brenta. Nella seduta del 27 agosto la Giunta municipale ha deliberato di aderire, per quanto di competenza (cioè per la parte di territorio rivano interessata), al progetto di candidatura del territorio dell’Ecomuseo della JudicariaDalle Dolomiti al Garda” e della rete di riserve delle Alpi ledrensi a Riserva della biosfera Unesco.

Attraverso un percorso condiviso e partecipato tra numerosi soggetti istituzionali che gravitano sul territorio in questione, si è convenuto di definire un protocollo d’intesa che, a partire da alcuni obiettivi strategici prioritari, formalizza un impegno comune per favorire la crescita sociale ed economica di questo territorio.

Il Consiglio della Provincia autonoma di Trento ha approvato all’unanimità il 20 marzo 2013 l’ordine del giorno n. 560/XIV, “Candidatura del territorio dell’Ecomuseo della Judicaria a Riserva della biosfera dell’Unesco”, attivando un percorso per valutare con gli enti locali e con tutti i soggetti potenzialmente interessati, a iniziare dai Comuni dell’ecomuseo “Dalle Dolomiti al Garda” e di Ledro e dal Parco naturale Adamello-Brenta, la possibilità di candidare il territorio dell’Ecomuseo della Judicaria (eventualmente ampliato ad altri territori limitrofi nell’ambito delle Giudicarie e dell’Alto Garda e Ledro e dei bacini dei fiumi Sarca e Chiese) a “Riserva della biosfera” dell’Unesco, per qualificarne ulteriormente l’offerta e la gestione, nell’ottica di uno sviluppo durevole e di un miglioramento nel rapporto tra agricoltura e turismo.

Il territorio interessato, circa 40 mila ettari tra la superficie del lago di Garda e la vetta culminante delle Dolomiti di Brenta, ha caratteristiche paesaggistico-ambientali, storiche e socio-economiche che ne fanno – con i suoi 3.100 metri di dislivello in meno di 30 chilometri in linea d’aria, con la grande variabilità climatica, di ecosistemi, di paesaggi, di insediamenti e di attività umane – un unicum nazionale e internazionale. Un’area che dalla partecipazione alla Rete mondiale del Programma MAB (Man and biosphere) di Unesco può ricavare positivi vantaggi sia in termini di modalità innovative per lo sviluppo, sia in termini di apertura e di collaborazione a livello nazionale ed internazionale.

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