giovedì, Aprile 25, 2024
HomeAttualitàRisparmio energetico, impegno comune
Giornata di studi all’Istituto Tusini su come conciliare gli interessi dell’ente pubblico e dei cittadini. Informare gli utenti sulle nuove tecnologie e sull’utilizzo delle fonti alternative

Risparmio energetico, impegno comune

Il Comune visto e proposto ai cittadini come esempio nel campo del risparmio energetico. La dimostrazione di come un ente pubblico possa risparmiare energia e quindi ridurre i costi e migliorare l’ambiente al proprio interno è stata il tema conduttore dell’incontro svoltosi nella giornata di sabato al Centro di formazione professionale all’Istituto Salesiano Tusini. Ma è stata soprattutto la dimostrazione, nello stesso tempo, di come un Comune possa dare un buon esempio e degli indirizzi agli operatori di mercato e ai cittadini nel proporre tecnologie che non vengono normalmente utilizzate o snobbate dai progettisti. Nel momento in cui l’ente pubblico si è impegnato, facendo da rompighiaccio, i risultati ottenuti diventano proposte godibili anche da parte dei cittadini. In sintesi, nello stesso momento che il Comune riesce a utilizzare le tecnologie più avanzate, nello stesso tempo stimola le fabbriche che producono queste tecnologie, i giovani che studiano e si impegnano in queste cose e qualifica il mercato. A mettere a fuoco quest’insieme di opportunità, dopo il saluto di benvenuto ai partecipanti del seminario da parte sia di don Gianni Bazzoli direttore della Comunità Salesiana che di Speranza Gandolfi direttrice del Centro di formazione professionale Tusini, è stato Sandro Piccchiolutto, collaboratore del ministero delle Attività Produttive e della Regione Emilia Romagna nella redazione della normativa energetica. «A Roma, convocati per la programmazione economica», ha precisato il relatore nel fare un esempio, «sono emersi dei dati impressionanti, di come vengano utilizzati per le case di abitazione ma anche nelle industrie delle tecnologie che hanno un efficienza energetica minore del 30 per cento rispetto al miglior rapporto qualità-prezzo esistente sul mercato, che scende al 50 per cento se rapportato alla migliore tecnologia; mediamente viene proposto e utilizzato un prodotto che è ampliamente al di sotto delle soluzioni ottimali». Come uscirne? Per Picchiolutto, tra l’altro consulente anche della amministrazione veronese, «passare all’intervento dell’ente locale il quale, strutturalmente legato al cittadino ha la possibilità di dare una informazione non di parte, non essendo la ditta che ci guadagna: il pubblico in sintesi che fa esattamente il mestiere del pubblico». In quest’ottica quindi i corsi di informazione da parte della Provincia per l’artigianato dei servizi, in modo tale che gli artigiani abbiano un rapporto di fiducia verso i cittadini nell’essere i primi a proporre le nuove tecnologie. L’importanza a questo punto, secondo il relatore, che l’Ente pubblico evidenzi la duplice faccia: «Quella aziendale: quindi il buon governo, la buona gestione del patrimonio, del denaro che gli è stato affidato dal cittadino e che è la sua funzione privatistica. Dall’altra parte la funzione istituzionale, cioè di indirizzo del territorio verso quelle che sono le soluzioni ottimali per i problemi economici, ambientali ma anche energetici; fattori entrambi che devono proseguire di pari passo visto che solo con una buona gestione interna e poi possibile proporsi onestamente proprio come esempio ai cittadini». Il seminario si è poi concluso con una tavola rotonda con interventi che hanno visto in primo piano le problematiche concernenti il solare termico, la condensazione, i pannelli radianti, la regolarizzazione e la contabilizzazione dell’energia.

Nessun Tag Trovato
Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video