Sempre più stranieri approdano nel Municipio in riva al lago per dirsi sì. Perchè non farne un vero business turistico? C'è anche chi sceglie di sposarsi nella città...dove è stato concepito

Riva, la piccola capitale delle fedi nuziali

19/03/2003 in Attualità
Di Luca Delpozzo
Sergio Molinari

La scel­go­no per­chè è il pos­to dove si sono conosciu­ti, la scel­go­no per sim­pa­tia, la scel­go­no per­chè ha un nome vaga­mente vip. Oppure — è suc­ces­so — per­chè è il luo­go dove uno dei due…è sta­to con­cepi­to. Comunque sia, Riva del Gar­da, è una pic­co­la repub­bli­ca dei matrimoni.Sposalizi inter­nazion­ali, s’in­tende: ovvero di gio­vani cop­pie — per lo più ingle­si, tedesche, olan­desi — che per il fatidi­co sì, anzichè salire le scale del Munici­pio del loro paese, deci­dono di portare «armi e bagagli» (le fedi, i tes­ti­moni, i famigliari, i regali, i fiori, eccetera eccetera…) nel vec­chio Palaz­zo Pre­to­rio di Riva.I numeri par­lano chiaro. Se fino agli anni Novan­ta i «mat­ri­moni rivani» di cit­ta­di­ni res­i­den­ti all’es­tero era­no uno a decen­nio, il fenom­e­no è poi lenta­mente cresci­u­to, fino ad attes­tar­si a quo­ta 15 sia nel 2001 che lo scor­so anno. Ma non solo. Ci sono agen­zie spe­cial­iz­zate che — se il Comune di Riva dicesse sì — sareb­bero in gra­do di portare nel­la cit­tà del­l’An­zolim decine di sposi­ni. Un pac­chet­to di 40 mat­ri­moni all’an­no, ad esem­pio, è sta­to richiesto — in un solo colpo — da un’a­gen­zia di San Mari­no. «Abbi­amo rifi­u­ta­to la pro­pos­ta — ci han­no spie­ga­to ieri l’asses­sore Andreozzi e il capo dei servizi ana­grafi­ci Efrem Fava — per­chè non abbi­amo una strut­tura in gra­do di sfornare mat­ri­moni a ciclo con­tin­uo ogni fine set­ti­mana (bisogna con­sid­er­are anche i 30–40 mat­ri­moni annu­ali dei rivani). Ma non è det­to che non ci arriver­e­mo. Quan­do ci sarà la nuo­va sala delle cer­i­monie al piano ter­reno e quan­do, ci sti­amo pen­san­do, aumenter­e­mo un po’ le tar­iffe degli «stranieri» per dare gratis il servizio ai locali (ora pagano 74 euro i rivani e poco più del doppio i non res­i­den­ti, ndr) non è da esclud­ere che il mat­ri­mo­nio in riva al lago pos­sa diventare anche un busi­ness turistico».Eh sì, per­chè quan­do una cop­pia viene nel Munici­pio di Riva per dichiarar­si eter­no amore, si tira dietro la luna di miele e un bel codaz­zo di par­en­ti: insom­ma un «appa­ra­to» tur­is­ti­ca­mente ghiotto.In atte­sa che un innega­bile trend di sim­pa­tia per Riva cap­i­tale degli innamorati si trasfor­mi in «mat­ri­monifi­cio sci­en­tifi­co», in Comune si con­tin­ua a fare i con­ti sta­tis­ti­ci anche di un altro fenom­e­no ormai inar­resta­bile: la prevalen­za, per quel che riguar­da i rivani, delle unioni civili su quelle reli­giose. E’ dal 1996 (quan­do vi fu per­fet­ta par­ità: 28 a 28) che la fas­cia tri­col­ore del sin­da­co è più get­to­na­ta del­la sto­la del par­ro­co. Lo scor­so anno ha vin­to il pri­mo 43 a 33.

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