venerdì, Marzo 29, 2024
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Rivive alla Lizza dei Tornei il dramma di Cubitosa d’Arco

L’unica incognita che può guastare la festa, sono i temporali estivi contro i quali nulla si può. Quindi l’assessore Ruggero Morandi tocca ferro nel ricordare agli arcensi, e non solo a loro, che da domani fino a domenica il prato della Lizza dei Tornei, sotto la torre grande del Castello, farà da palcoscenico a «Cubitosa d’Arco», dramma storico scritto da Antonia Dalpiaz e interpretato da uno stuolo di attori prestati nell’occasione dalle compagnie filodrammatiche trentine coordinate dalla Cofas. Con questo lavoro teatrale (prevendita biglietti presso le Casse Rurali) si apre la breve ma intensa stagione di «Castel Festa», il programma di manifestazioni che il Comune di Arco propone da qualche anno a questa parte per animare le serate del centro storico. Per l’edizione 2003 si è però fatto uno sforzo ulteriore, perché ricorre il trecentesimo anniversario della battaglia condotta dal generale francese Vendôme, in seguito alla quale iniziò il declino inarrestabile del maniero abbarbicato sulla rupe. Adesso che quel declino è stato fermato con i lavori di restauro eseguiti prima dalla Provincia poi dal Comune (a proposito: sabato alle 18 s’inaugura il nuovo percorso alla Torre Renghera e per domenica sono state organizzate visite guidate gratuite), si è voluto restituire alla memoria degli arcensi uno spaccato di storia. Quello in cui la contessina Cubitosa fu protagonista e vittima delle sanguinose faide che dilaniavano i d’Arco nel Tredicesimo secolo. Della sua vicenda Antonia Dalpiaz, attingendo agli archivi storici e alla sua vena di romanziera, ha ricavato un dramma in cui si mescolano amicizia e odio, affetti e tradimenti, vita e morte. Accanto agli attori che faranno rivivere i protagonisti, alla Lizza ci saranno cori e danzatori: tutti insieme contribuiranno a colmare di voci, suoni e colori l’atmosfera fiabesca del Castello. E’ giusto infine segnalare che i delicati acquerelli utilizzati per la pubblicistica di «Cubitosa d’Arco» (foto) sono opera di Martina Benoni, che si è ispirata agli affreschi della terza sala.

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