venerdì, Marzo 29, 2024
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La tangenziale per il Veneto verrà finalmente completata risparmiando i vigneti e le case. Era arenata da quasi 15 anni. Ora seguirà un percorso rinnovato

Rovizza, riparte la variante

Sono trascorsi ormai quasi quindici anni dalla prima apertura del cantiere. E ora, finalmente, riprendono i lavori per un tratto sempre rimasto in sospeso della tangenziale Ponte San Marco-Sirmione-Peschiera.Parliamo della variante della Rovizza, antica frazione di Sirmione, che, una volta terminata, si innesterà sulla ex statale 11 (ora provinciale) all’altezza di Punta Grò, bypassando il centro abitato che così potrà «respirare».L’opera in questione, come hanno spiegato ieri mattina il presidente della Provincia, Alberto Cavalli, e l’assessore ai Lavori pubblici Mauro Parolini, i quali hanno presentato «sul campo» i prossimi lavori, costerà quasi tre milioni e 800 mila euro, e «renderà funzionale anche la tratta esistente di variante alla strada provinciale 11, in attesa che venga realizzata la prosecuzione dell’arteria a cura della Provincia di Verona».Quello che prenderà corpo, o meglio che sarà «rianimato» è il nastro d’asfalto che dalla rotonda di San Martino della Battaglia arriva fino alle porte di Rovizza: uno spezzone stradale rimasto desolatamente chiuso, ricoperto in quindici lunghi anni dai rovi e dalle sterpaglie.È una classica storia all’italiana; un’opera mai finita dall’Anas costata miliardi di lire all’epoca e ora sicuramente da sistemare a fondo per poter tornare a essere funzionale.Va anche sottolineato l’impegno dell’ente provinciale, perchè non appena la strada è entrata a far parte del suo demanio, attraverso accordi di programma con i comuni di Sirmione, Pozzolengo e Peschiera, con le regioni Lombardia e Veneto e con la Provincia di Verona, il Broletto ha intanto portato a casa la variante della Rovizza: il primo colpo di ruspa è stato dato nei giorni scorsi.Da parte sua, come Bresciaoggi aveva riferito nei mesi scorsi, la società autostrada «Serenissima» ha finanziato il collegamento della tangenziale di Peschiera con il tratto di Rovizza e con quello più a Sud di Castelnuovo per Verona e Affi (Autobrennero).Negli anni Novanta, ricordava ieri il sindaco Maurizio Ferrari, anche lui presente in cantiere insieme al collega di Pozzolengo Paolo Bellini e all’impresario Antonutti, la popolazione delle frazioni Rovizza e Lugana diede vita a una forte protesta, arrivando a raccogliere centinaia di firme per sottolineare che il progetto originale della tratta avrebbe compromesso seriamente i vigneti della zona. Non solo: lo stesso abitato avrebbe finito per «affacciarsi» sull’asfalto.Un problema aggirato grazie alla sensibilità dell’allora amministrazione comunale, sollecitata dalla protesta della comunità, che si oppose con decisione al primo progetto. Il nuovo piano della Provincia prevede la realizzazione di una pista bidirezionale, in parte sull’esistente e in parte ex novo, con l’aggiramento dell’abitato di Rovizza e la costruzione di uno svincolo a raso a Nord della frazione sulla strada comunale Punta Grò-Rovizza (che si innesterà sul tracciato esistente).In tutto sono previsti un chilometro e 600 metri di nuova strada, con la realizzazione di un sottopasso ciclopedonale sulla variante alla provinciale 11: sarà lungo 5 metri e largo circa 3, e permetterà l’attraversamento della strada verso il territorio di Pozzolengo.

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