sabato, Aprile 20, 2024
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Ladri nella parrocchiale: potrebbe essere la stessa banda che ha agito a Cisano

Rubate le stazioni della Via Crucis. Per Calmasino è già il terzo furt

Ladri in chiesa a Calmasino. Hanno rubato le 14 stazioni della Via Crucis. Il furto è stato messo a segno quasi sicuramente nella giornata di lunedì, ma è stato scoperto però solo qualche giorno dopo. Dice il parroco, don Sante Monese: «Probabilmente hanno agito di giorno. Dell’assenza mi accorto prima della messa delle otto, martedì, quando ho aperto le porte della chiesa ancora perfettamente chiuse dalla sera precedente». È presumibile che i ladri abbiano agito indisturbati nel tardo pomeriggio di lunedì. «Quando sono sceso in chiesa a chiudere le porte dall’interno era già notte», dice quasi scusandosi il parroco, «e non ho notato nulla di strano, anche per via delle poche lampade accese; quei quadri erano appesi alle pareti all’altezza di quattro-cinque metri». In realtà si tratta di 14 stampe di buona fattura, di autore ignoto, risalenti ai primi anni dell’Ottocento. Probabilmente a quando il vescovo nell’anno 1810 concesse alla chiesa intitolata a San Michele la pia pratica della Via Crucis. I ladri erano forse più interessati alle cornici, in legno intarsiato e dorato. «Resta comunque l’amarezza di un gesto profanatorio», ammette don Sante, «messo a segno in un luogo dedicato al culto e con l’asporto di immagini legate alla tradizione popolare».Per la parrocchiale di Calmasino si tratta della terza incursione: qualche anno fa venne rubato un leggio, precedentemente invece venne asportata dal tabernacolo la porticina in metallo. Negli ultimi mesi furti nelle chiese sono stati denunciati un po’ ovunque. Nella zona del Garda in agosto dalla parrocchiale di Pacengo è sparita una Via Crucis del Settecento di notevole valore, opera di artisti di scuola veronese. Assieme alle stazioni erano stati rubati anche portalampade. Furto con chiare assonanze con quello di Calmasino tanto che gli inquirenti non trascurano l’ipotesi che si tratti della stesa mano. Nelle chiese è ormai un continuo saccheggio: tele, calici, crocifissi, candelabri e statue d’epoca le opere d’arte più ricercate.A Cisano, tanto per rimanere in riva al lago, nel luglio scorso è stata fatta razzia di oggetti nell’antica Pieve di Santa Maria. Oltre alla statua del Bambin Gesù in braccio alla Madonna, hanno tolto corona e collane alal Vergine, inoltre sono spariti otto candelabri, una croce in stile che era a fianco dell’altare, l’ostensorio e una bella cornice ovale in legno con l’immagine del Sacro Cuore.

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