L’edificio è del XVI secolo, opere di restauro vennero effettuate quarant’anni fa. Dalla Fondazione Comunità bresciana un aiuto di 20mila euro
S. Rocco, rinasce la chiesetta
Proseguono i lavori per il restauro della chiesetta di San Rocco, a Limone. L’intervento è reso possibile anche dal sostegno della «Fondazione della Comunità bresciana» presieduta da Giacomo Gnutti, che ha appoggiato l’iniziativa con 20.000 euro. Si era iniziato a mettere mano alla chiesetta nell’aprile scorso per effettuare le operazioni di restauro proposte, con approvazione della Soprintendenza per i beni architettonici ed il paesaggio di Brescia nell’agosto 2002. Lungo l’elenco dei lavori che stanno tenendo conto dell’asportazione meccanica delle efflorescenze saline alla fermatura di scaglie di colore, sollevate mediante iniezione di miscela idraulica a base di calce e ossido di silicio ventilato. Altre opere: demolizione delle vecchie malte, ripristino dell’adesione tra i vari strati di intonaco, rimozione dei sali solubili presenti negli strati superficiali dell’intonaco e tra l’intonaco stesso e la muratura, pulitura della superficie ed asportazione dei vecchi ritocchi alterati, asportazione dei residui di scialbo presenti sui dipinti e rifinitura mediante pennelli in fibra di vetro, disinfezione della superficie pittorica e degli intonaci, stuccatura, integrazione pittorica delle lacune con colori ad acquarello. Sono stati presi in considerazione anche gli intonaci non dipinti, con rimozione delle vecchie tinteggiature, demolizione delle malte che ricoprono le parti dipinte, stuccatura, disinfezione della superficie pittorica, intonazione cromatica delle stuccature con pigmenti per affresco legati con latte di calce. La chiesetta di San Rocco è stata costruita nel sedicesimo secolo, con qualche aggiunta nei due secoli successivi: affreschi alle pareti e campanile. L’edificazione è legata ad un ringraziamento dei limonesi scampati alla peste. Notevoli danni vennero accusati nel corso della prima guerra mondiale. Il confine, infatti, passava pochissimi chilometri a nord dell’abitato e i limonesi furono costretti all’evacuazione del loro paese, trovando ospitalità a Gardone Riviera e Toscolano. Opere di restauro vennero affrontate una quarantina di anni orsono: in quella occasione vennero alla luce affreschi originali, che risalgono al ‘500.