venerdì, Marzo 29, 2024
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E’ unica in provincia la struttura dell’ospedale Montecroce di Desenzano. Dotata di apparecchi e strumenti senza lattice

Sala operatoria antiallergia

Una sala operatoria «latex free», ovvero attrezzata per effettuare interventi chirurgici su persone affette da allergia al lattice. È in funzione all’ospedale «Montecroce» di Desenzano, l’unica in provincia di Brescia e tra le poche in Lombardia. Nel nosocomio gardesano lavorano al progetto da tempo, tanto da arrivare prima della stessa Regione Lombardia che di recente ha raccomandato l’allestimento di una sala operatoria con queste caratteristiche per provincia. Dell’allergia al lattice si sa molto come malattia professionale, ma il rischio che una persona in sala operatoria è alto, tanto da mettere in pericolo la stessa vita. La vulnerabilità è provocata dal lattice presente in quantità elevate negli oggetti e nelle attrezzature di una sala operatoria. Si calcola che siano almeno 600 i «pezzi» realizzati con questa materia prima: pensate solo ai guanti usati dai medici, i tappi delle flebo, le siringhe, i tubicini dei respiratori, ecc. Ora, un’esposizione così massiccia e improvvisa può indurre reazioni leggere come un’orticaria, ma anche innescare veri e propri shock anafilattici capaci di portare fino al coma. È già accaduto, e a testimoniare l’efficacia del progetto di Desenzano sono una decina di interventi effettuati su pazienti allergici al lattice; di questi ben quattro erano stati in coma in seguito proprio ad operazioni chirurgiche effettuate in normali sale operatorie. L’allergia al lattice è una patologia in crescita, anche se al riguardo non esistono ricerche precise. I medici di Desenzano hanno definito un protocollo – con tanto di certificazione Iso 9002 – per fronteggiare l’eventuale allergia dall’ingresso del paziente in ospedale all’intervento chirurgico, fino al decorso post-operatorio. Il punto cruciale è ovviamente la camera operatoria. Come spiegano i medici della rianimazione Nicola Petrucci e Walter Iacovelli e il coordinatore delle attività di sala operatoria Enzo Formisano, una delle cinque sale del blocco è sempre pronta per operare chi lamenta allergie al lattice. È, in sostanza, una sorta di camera «double-face» che funziona nel modo seguente: per le persone allergiche gli interventi sono programmati ogni lunedì. I locali sono svuotati completamente dalle normali attrezzatura, poi chiusi per 24 ore in modo da abbattere il numero degli allergeni presenti nell’aria. Il giorno dell’intervento si procede al riempimento della sala operatoria con attrezzature di altro materiale, che non sia appunto lattice. Questa è la procedura seguita quando si tratta di un intervento programmato. Ma nel caso di un’emergenza? È evidente che non si può ridurre in modo così efficace il rischio di crisi per il paziente, data appunto la situazione di emergenza; il protocollo in questo caso prevede comunque la presenza di un carrello anestesiologico e chirurgico già predisposto con materiale latex free. Non è stato facile concretizzare il progetto, anche perchè l’incidenza sui costi gestionali delle sale operatorie ha registrato un incremento elevato, di un buon 30 per cento. Ma è altrettanto vero che l’iniziativa si sta rivelando utile e potrebbe anche essere «ceduta in affitto» all’occorrenza ad altre strutture ospedaliere. Questi sono i numeri di telefono ai quali rivolgersi per avere ulteriori informazioni 030.9145338; 030.9145343; 030.9145880.

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