giovedì, Aprile 25, 2024
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Da oggi il «fine stagione» nell’area gardesana

Saldi in sordina. E la colpa è di Affi

Saldi in sordina sul lago di Garda, perché a farla da padrone è l’area commerciale di Affi, pur con qualche eccezione nella zona meridionale dove, soprattutto a Peschiera, si prevede un buon afflusso di acquirenti anche da paesi e province vicini. Cominciano oggi infatti sulla Riviera degli Olivi, come in città e in tutto il Veneto, gli sconti di fine stagione che, quest’anno, prevedono ribassi a partire dal quaranta per cento su abbigliamento e calzature. La spesa prevista per famiglia è di circa 500 euro.Protagoniste saranno soprattutto le donne, ben decise ad accaparrarsi a prezzi scontati, quei capi, come maglie, maglioni, vestiti, cinture, borse, borsette, calzature e biancheria intima, che, fino a qualche giorno fa, avevano ancora prezzi piuttosto irraggiungibili per molti.«In questo periodo i negozi sul lago di Garda sono prevalentemente chiusi e i saldi hanno un maggior riscontro nell’entroterra, dove il polo d’attrazione è diventata l’area commerciale di Affi», esordisce Giorgio Sartori, direttore della Confcommercio Verona. «Richiama gente anche dal Trentino Alto Adige, in particolare da Trento e Bolzano, e persino da Innsbruck, per la vasta scelta di prodotti e modelli che propone soprattutto a livello di calzature». E aggiunge: «Questo centro commerciale ha portato un forte indotto, ma ha purtroppo soffocato il commercio nei piccoli paesi. Anche Costermano e Caprino ne hanno fortemente risentito».Se in questi due Comuni i negozi di abbigliamento non arrivano alla decina, sulla riviera gardesana vari punti vendita offriranno in ogni caso opportunità di acquisti anche a visitatori esterni: «La zona più vocata resta il basso lago, soprattutto Peschiera (una quarantina di negozi d’ abbigliamento su oltre 150 in totale), seguita da Lazise, Garda (una trentina di negozi d’abbigliamento su un centinaio) e Bardolino (una quarantina su oltre 150)», spiega.«A Torri, una ventina di negozi di abbigliamento su un’ottantina in totale, a Brenzone, una quindicina su 60 circa e a Malcesine, una trentina su un centinaio, i saldi avranno invece un riscontro soprattutto locale», dice Sartori. E precisa che, in questa località ai piedi del Baldo, «gli articoli da montagna non saranno scontati perché la “stagione” non è ancora cominciata».Come per ogni saldo valgono le regole generali: «Chi compra in questo periodo deve prestare attenzione», avverte. «Anche a tutela del consumatore, abbiamo realizzato un sito ( www.confcommercioverona.it ) dove si possono trovare i consigli per non fare acquisti sbagliati. In sintesi consigliamo di diffidare dagli sconti che arrivano al 60 o al 70 per cento e, eventualmente, di controllare con cura i materiali riportati sulle etichette», fa notare. «Ricordiamo poi che la carta di credito non può essere rifiutata, che la prova del capo è invece a discrezionalità del commerciante. È bene inoltre controllare il cartellino del prezzo che deve riportare quello iniziale, la percentuale di sconto e il prezzo finale».Sartori rammenta infine che normalmente la merce non viene cambiata a meno che il venditore, a sua discrezionalità, non decida diversamente: «Per questo è sempre meglio rivolgersi ai negozianti di fiducia anche quando si acquista in saldo». Chi sta fidelizzando clienti pare essere Peschiera. Giorgio Pancera, presidente dell’associazione operatori ed esercenti, commenta: «Peschiera negli ultimi anni è cresciuta perché durante l’intero arco dell’anno, a livello pubblico, sono organizzati eventi di richiamo che l’hanno resa polo d’attrazione e punto di riferimento pure per molte persone in arrivo da paesi vicini».E aggiunge: «Da noi, quindi, i saldi sono visti come un momento importante anche perché abbiamo prestigiosi negozi d’abbigliamento e di calzature, dove la gente può trovare i marchi della città, ma con meno confusione e meno traffico intorno. L’impressione è che si stia iniziando a rivalutare i centri storici rispetto a quelli commerciali. Nei nostri paesi si possono fare ottimi acquisti senza però rinunciare alla possibilità di camminare all’aria aperta, tra le nostre architetture particolari, le nostre belle vie e a due passi dal lago».

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