Attenzione alle insidie del lago. L'allarme lo lancia la guardia costiera che, in un solo mese di navigazione, ha già raggiunto il numero di salvataggi del 2002, vale a dire da giugno a metà settembre quando i marinai lasciano il porto di Bogliaco di Gargnano, essendo ormai conclusa la stagione turistica, e concluse le manifestazioni sportive. «Dal primo giugno di quest'anno abbiamo effettuato sul Garda 73 salvataggi. L'estate scorsa in tre mesi erano stati 78. Se contiamo i due piloti dell'aereo caduto il 2 luglio a Cisano, le vittime salgono a cinque. Il lago ha fatto tre morti, un cingalese e un marocchino annegati e un sub che a Tremosine non è più riemerso. Attenzione, quindi. Mai scherzare con il lago». La raccomandazione viene dal comando della Guardia costiera. In un mese sono state 31 le uscite di salvataggio, e 22 quelle di addestramento per tenere nella massima efficienza il potente motoscafo che può uscire con qualsiasi condizione meteorologica e anche in piena notte e 73 le persone che necessitavano di soccorsi (4 bambini con età inferiore ai 12 anni, 25 donne e 39 uomini sono stati portati a riva sani e salvi). Tra gli ultimi interventi quello di una pensionata di Gardone Valtrompia che nel pomeriggio di mercoledì 2 in prossimità del Parco Fontanella di Gargnano, stava annegando colpita da ipotermia e dai crampi mentre si trovava a 40 metri dalla riva. Due marinai si sono gettati in acqua e l'hanno salvata da sicura morte. Per continuare con le cifre il natante della Guardia costiera ha soccorso 24 imbarcazioni, compiuto 107 ore di navigazione e percorso 1.300 miglia di lago. Ma come si raggiunge la Guardia costiera? Il numero d'emergenza che è gratuito è il «1530», ma si può comporre il 112, il 113, il 115 o il 118 per essere messi in contatto. «Importante è avere con sè il telefono cellulare e indicare il tragitto quando si parte – sottolineano dalla sala operativa del porto di Bogliaco, mentre il comandante e i suoi uomini sono pronti per l'ennesima missione -. Il lago è tranquillo, ma nel fine settimana sono in migliaia in acqua. E poi – aggiunge il comandante – mai sottovalutare le proprie forze e le condizioni del tempo. Se arriva il maltempo, è meglio rientrare al primo porto. Non cercare di raggiungere la meta. Ricordarsi anche di portare con sè i giubbotti di salvataggio e i razzi». Ma molti interventi sono stati effettuati anche quest'estate per recuperare surfisti alla deriva o imbarcazioni in panne. I più attenti sono i locali. I più distratti i villeggianti e i turisti che si avventurano sul lago senza tenere presente che il rischio è sempre in agguato. Da un momento all'altro le condizioni meteo possono mutare.