martedì, Aprile 23, 2024
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Un appello del Gtg Monte Baldo a Torri e Garda per difendere i celebri graffiti di Monte Bre e Luppia. «Troppi turisti e bikers le stanno distruggendo»

«Salvate le incisioni rupestri»

Con una lettera inviata ai sindaci di Garda e di Torri ad inizio d’anno, il Ctg Monte Baldo propone un progetto di recupero ambientale e di valorizzazione del sentiero delle incisioni rupestri che collega la «pietra delle griselle» con la «pietra dei cavalieri». Le incisioni rupestri di Monte Bre e Monte Luppia, anche se meno famose delle corrispondenti incisioni della Val Camonica, rappresentano un patrimonio consistente di arte e storia popolare che va dalla preistoria fino ai nostri giorni. «Purtroppo alcune di esse, proprio le più evidenti e conosciute dal pubblico, tra l’altro prive di alcuna indicazione o protezione, si stanno degradando ogni giorno di più perchè calpestate e maltrattate a volte da turisti maleducati che le usano come “sdraie” per prendere il sole, a volte addirittura percorse da trialisti o da biker che lasciano i segni degli pneumatici, od anche frequentate da scolaresche che non ne rispettano la fragilità, magari marcandole con gessi colorati o con vernici», sottolinea Vinicio Pradella vicepresidente del Ctg. Più volte il Ctg Monte Baldo ha denunciato negli ultimi vent’anni il danno cui sono sottoposte tali incisioni, ed ora torna alla carica con una ennesima proposta di salvaguardia e valorizzazione dell’area di Monte Bre e Monte Luppia che è inserita nel Ptrg della Regione Veneto come Parco naturale che però non è ancora stato istituito. Monte Bre (303 m.) e Monte Luppia (416 m.) sono due rilievi che chiudono ad occidente il suggestivo scenario del golfo di Garda, ricoperti da una fitta vegetazione di tipo submediterraneo con forte presenza di lecci e cipressi. Sui liscioni rocciosi che ne rivestono il versante occidentale, modellati dall’ultima glaciazione wurmiana, vi sono decine di incisioni rupestri, scoperte e catalogate dai professori Mario Pasotti e Fabio Gaggia negli anni Sessanta. «Si tratta di figure di guerrieri, di spade, di mani, di simboli solari e di cavalieri, attribuiti all’Età del Bronzo e del Ferro, ma anche di una numerosa serie di imbarcazioni che caratterizzano e differenziano le nostre incisioni rispetto a quelle della Val Camonica, appartenenti a tutte le epoche storiche, incise sulla pietra liscia dal picchiettare di ciottoli duri o di sassi appuntiti per motivi religiosi», continua Pradella. Il Ctg ha proposto alle due amministrazioni comunali di sistemare e segnalare adeguatamente, con apposite bacheche e tabelle, il sentiero di visita alle incisioni, mediante la creazione di un percorso didattico con partenza dalla località Castei di punta San Vigilio, oppure da Albisano. Tale percorso ad anello, di circa 6 km., toccherebbe anche la cima dei monti Bre e Luppia, con punti altamente panoramici e risulterebbe un itinerario culturale, collegato con il museo di Torri, a poche decine di minuti dalle spiagge tanto frequentate da turisti italiani e stranieri nel periodo estivo. «Il progetto, del costo di quaranta milioni, prevede inoltre la stampa di un opuscolo descrittivo in italiano, tedesco ed inglese che illustri le caratteristiche ambientali e storiche della zona, invitandone al rispetto», conclude Pradella. «La valorizzazione delle incisioni sarebbe un biglietto da visita non indifferente per il turismo gardesano, e tra l’altro, il medesimo progetto è stato inserito nel piano di sviluppo della Comunità montana del Baldo, altro ente che potrebbe essere coinvolto nell’iniziativa». Si aspetta ora una risposta adeguata dei Comuni di Torri e Garda.

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