venerdì, Aprile 19, 2024
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Generosi aiuti dalle banche e volontà dei singoli: ora in cantiere altri interventi

Sanato il mega-debitodei lavori per il teatro

Una sorta di «miracolo economico». Protagonisti di quella che in un certo senso è un’«impresa», sono i parrocchiani del centro lacustre che in dodici anni hanno azzerato un debito di 4 miliardi 400 milioni delle vecchie lire. Una cifra decisamente ingente, determinata dalla totale ristrutturazione del teatro Corallo, terminata a fine 1994 e costato circa due miliardi di lire, e dai precedenti lavori come la sistemazione della canonica, il rifacimento del tetto della chiesa dei santi Nicolò e Severo e il successivo affresco dei muri interni.Opere necessarie, così vennero ritenute all’epoca, portate a termine dall’allora parroco don Amadio Caobelli con il consenso della Curia. Al suo posto però nell’ottobre del 1995 subentrò l’attuale monsignor Piergiorgio Formenti che oltre alla cure delle anime si trovò il fardello di far fronte all’esposizione finanziaria verso banche, privati e la stessa Curia. Un compito, quello del risanamento, allora ritenuto da molti quasi impossibile e che trova ora compimento grazie alla generosità di molti, a partire dalle famiglie del paese che nel silenzio, ma con la costanza di chi ha fiducia nell’operato del proprio pastore, ha permesso di estinguere il debito. Certo una grossa mano nel corso degli anni è arrivata dal lascito del defunto Franco Calicante, poco più di mezzo miliardo di lire, e dai 208 milioni per la vendita al Comune del campanile dell’ex chiesa della Disciplina in Borgo Garibaldi. Ma non solo.La parrocchia ha avuto una mano (la Provvidenza, si dice, talvolta) anche dal generoso intervento degli istituti di credito a partire dalla Fondaziona Cariverona, la banca Popolare di Verona e l’Ambroveneto. Ebbene tutti insieme hanno ora permesso di azzerare il debito e di gridare al miracolo, se non fosse che si sta parlando di «vile denaro». Ma anziché festeggiare con un mega brindisi in piazza già si pensa ai prossimi lavori.Continuando sulla strada del massimo pragmatismo don Formenti dalle colonne di «Parrocchia Viva», bimestrale distribuito a tutte le famiglie del capoluogo, guarda avanti e pone nuove obiettivi. «Pagati i debiti è ora possibile avviare alcuni lavori straordinari necessari per il buon funzionamento della parrocchia: dall’impianto di riscaldamento della chiesa che necessità di essere messo a norma, all’impianto d’illuminazione e amplificazione.A questi lavori si aggiunge la necessità di restaurare la facciata della parrocchiale, risanare alcune parti del tetto e adeguare a nuove normative il teatro Corallo», scrive il parroco il quale, di concerto con il consiglio pastorale e il gruppo per gli affari economici ha deciso di prorogare «sine die» la raccolta mensile di fondi, nell’ultima domenica del mese, per le opere parrocchiali.

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