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Un contributo di 100mila euro per la Madonna della Corona

Santuario, la Regionepaga le nuove fognature

Verrà fatto l’allacciamento alla rete di Spiazzi; previsto anche di sotterrare i cavi elettrici e del gas ora visibiliDomenica 30 Novembre 2008 PROVINCIA, pagina 37 e-mail printIl Santuario della Madonna della CoronaIl santuario della Madonna della Corona di Ferrara di Monte Baldo da qualche tempo aveva problemi per il disagio provocato da certi olezzi, cui si era tentato di ovviare persino ponendo grandi vasi di fiori che tenevano i pellegrini lontani dai punti critici. A causare il disagio, problemi all’impianto fognario. Senza contare che possibili perdite di reflui rischiano di andare a inquinare le falde acquifere. Ora le fognature saranno rifatte, completando l’allacciamento a quelle di Spiazzi, grazie al contributo di 100mila euro assegnato dalla Regione per interessamento dell’assessore Massimo Giorgetti. «Quanto concesso servirà a finanziare un intervento tra i più urgenti, ci aiuterà a risolvere una situazione di grave disagio», dice il rettore, monsignor Piergiorgio Formenti. «Ogni anno affluiscono al Santuario migliaia di pellegrini, ma disponiamo purtroppo di un impianto inadeguato al gran numero di visitatori. A causa delle esigue risorse disponibili e della mancanza di finanziamenti di enti, non è mai stato possibile avviare i lavori», prosegue. Avevamo predisposto un progetto che contiamo di poter realizzare grazie al sostegno economico stanziato dalla Regione. In passato, nel periodo in cui era rettore monsignor Giovanni Ottaviani, Giorgetti si interessò infatti in Provincia affinché fosse messa in sicurezza la roccia sovrastante la basilica». Il costo dell’opera è di 180.343 euro. «Cifra per noi veramente onerosa, tanto più che potrà crescere, poiché quel preventivo risale a un anno fa», dice Formenti. «Speriamo di potercela fare». Commenta Giorgetti: «Il Veneto investe ingenti risorse per realizzare grandi infrastrutture necessarie allo sviluppo economico del nostro territorio, ma, come dimostra questo contributo, non perde di vista l’importanza che rivestono gli interventi che hanno come obiettivo il miglioramento concreto della vita dei cittadini». «Desideriamo risolvere un problema molto sentito soprattutto dai numerosi fedeli che accorrono al Santuario».Nello specifico, l’allacciamento tra la rete fognaria esistente e il collettore principale di Spiazzi necessita di un impianto di sollevamento dei reflui con sistema di pompaggio, stazioni intermedie, vasche e doppio gruppo di pompe in sicurezza. «Verranno realizzate due stazioni di pompaggio che consentiranno ai reflui di essere sollevati fino alla fognatura di Spiazzi, collegata a Caprino», spiega il rettore. «A lavoro fatto si soddisferanno i criteri in materia di raccolta e trattamento delle acque reflue stabiliti dalle normative con riduzione del possibile pericolo d’inquinamento delle acque sotterranee e di superficie, che la fuoriuscita di acque reflue dal sistema fognario potrebbe provocare». Si farà anche quanto suggerito dalla Soprintendenza riguardo l’interramento (per 800 metri) delle condotte della fornitura elettrica, acqua e gas, eliminando l’impatto visivo dei cavi e delle condotte che ora corrono lungo la parete rocciosa.

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