venerdì, Aprile 19, 2024
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Comune e Garda Uno declinano le responsabilità sul mal funzionamento delle tubature. Ed esistono ancora sbocchi abusivi dalla provenienza ignota

Scarichi a lago, è polemica

Al momento ci sono due divergenti valutazioni sulle responsabilità degli scarichi a lago che stanno creando seri grattacapi all’amministrazione comunale di Desenzano e preoccupazioni per le associazioni ambientaliste, tra le quali il Parco Colline Moreniche del Garda.L’azienda Garda Uno, in risposta ai quesiti rivolti dal comune di Desenzano proprio sulla presenza di immissioni fognarie che finiscono direttamente o no nel lago di Garda nella zona della Zattera, dà una propria interpretazione e cioè che la rete degli scaricatori di piena facenti parte del sistema di collettamento del Garda Uno non può essere chiamata sul banco degli imputati per gli sversamenti a lago di materiale maleodorante ed inquinante.Di parere opposto, invece, la valutazione che fornisce il Comune il quale sostiene come i «suoi scaricatori siano a posto perché è talmente notevole la quantità di materiale inquinante che appare impensabile che esso scaturisca dalle proprie tubazioni». E allora gli uffici comunali hanno rispedito al mittente la relazione con la richiesta che ne venga presentata una nuova. Non si tratta di un braccio di ferro tra i due enti, almeno si spera. Perché sono trascorsi diversi mesi dall’appello lanciato dagli ambientalisti senza che, finora, siano stati raggiunti risultati apprezzabili, del tipo «il lago è tornato ad essere pulito».Nel frattempo, sia la Provincia che lo stesso Comune si sono interessati alla vicenda ma non si comprende, come mai esistano ancora – come è stato accertato dal sopralluogo degli agenti di palazzo Broletto nel settembre scorso – scarichi a lago di cui non si conoscono provenienza e paternità. Una delle conseguenze di questi scarichi abusivi potrebbe essere stata la morìa di diversi uccelli acquatici e pesci rinvenuti sulla spiaggia della Madonna della Villa e dell’ex Villa Bober. Che poi il problema di un presunto difettoso funzionamento del collettore gardesano non sia esclusivamente localizzato tra Desenzano e Sirmione (ma non dimentichiamoci nemmeno Padenghe e la Valtenesi) è confermato dal «rapporto per la valutazione ambientale strategica» realizzato dai Comuni di Peschiera e di Castelnuovo, il quale, pur rimarcando l’aumento della popolazione turistica in estate ed una diffusa urbanizzazione delle coste, denuncia «un carente sistema di collettamento delle acque reflue che raccoglie ed invia all’impianto di depurazione indistintamente acque nere e acque bianche». «Tale sistema – continua il rapporto – soprattutto nel periodo estivo, caratterizzato sia da un maggior carico antropico, sia da una più alta piovosità, presenta frequenti eventi di saturazione e conseguente sversamento in lago dei reflui».Secondo gli esperti che hanno redatto il rapporto strategico, le cause della pesante urbanizzazione, opera di piani regolatori scellerati, si riflettono anche in una «inadeguatezza del sistema di depurazione, soprattutto nel periodo estivo, nel rispettare i nuovi termini legislativi relativi alle caratteristiche dell’impianto».

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