giovedì, Aprile 18, 2024
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L’Unione dei comuni della Valtenesi, ovvero Moniga e Manerba, stanzia fondi. Pollini: «E’ il primo esperimento sul diritto allo studio»

Scuola, c’è un piano per due

L’Unione dei Comuni della Valtenesi, formata da Moniga e Manerba, ha tenuto un importante consiglio. Tra gli argomenti trattati, oltre alla verifica degli equilibri dei bilanci, da segnalare l’approvazione del Piano di diritto allo studio dell’anno scolastico 2003/2004. Il presidente, il sindaco di Moniga Massimo Pollini, ha dichiarato che «per la prima volta i due comuni associati presentano un unico piano di diritto allo studio per il territorio dei due comuni» precisando che «gradualmente si arriverà ad unificare gli interventi e le contribuzioni degli utenti dei servizi». Gli interventi previsti nel piano sono i seguenti con i relativi stanziamenti per un totale complessivo di 422.660 euro così suddivisi: servizio Moniga scuola bus euro 45.100, Manerba 50.000; nonno vigile per Moniga 4.000, Manerba 4.000, asilo nido per Moniga 10.000; scuola materna 28.990 per Moniga, 40.000 per Manerba; assistenza handicap 22.000 per Moniga, 26.334 per Manerba; scuola elementare per Moniga 7.300 e per Manerba 33.150, mensa scolastica 22.000 per Moniga, 91.000 per Manerba; scuola media 7.332 per Moniga e per Manerba 25.000; scuola superiore borse di studio 3.650 per Moniga e 5.000 per Manerba. I contributi richiesti agli utenti dei servizi sono applicati in base alle capacità economiche delle famiglie. Pollini, dopo l’approvazione del piano, si è detto soddisfatto e ha rimarcato l’impegno notevole dei comuni in favore della scuola, intesa come momento di grande importanza nella crescita civile dei futuri cittadini. Relativamente all’approvazione della gestione delegata dei servizi educativi e di tutela dei minori interessati da provvedimenti della magistratura, Pollini ha fatto presente che si tratta di un servizio essenziale per la tutela dei minori maggiormente bisognosi di aiuto. La delega è stata assegnata alla Comunità montana dell’Alto Garda Bresciano, allo scopo di ricercare tutte le possibili sinergie professionali ed economiche. Relativamente al servizio assistenziale dell’adozione nazionale e internazionale, Pollini ha rilevato assoluta urgenza e necessità di intervento pubblico in un campo che vede oggi lasciate sole le famiglie che intendono adottare un bambino. Bambino che a sua volta viene lasciato in uno stato di abbandono e spesso di miseria: «Il nostro impegno è quello di favorire l’incontro tra le famiglie e questi bambini sfortunati per rendere migliori la vita di entrambi».

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