giovedì, Aprile 25, 2024
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Via libera in Consiglio comunale. In difficoltà l’Istituto d’Arte. Per i Trasporti andrà circa un terzo dei finanziamenti

Scuole, sì al Piano spesa

Il Comune di Gargnano spenderà nel 2006/2007 quasi 200.000 euro per il diritto allo studio. Il Piano è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale dopo la presentazione di Fernanda Bertella, vicesindaco con delega all’Istruzione: «80.000 euro andranno alle scuole per l’infanzia (26.000 a quella del Monte e 54.000 a Gargnano. Altri 70.000 li spenderemo per i trasporti: 50.000 alla ditta Caldana, 21.000 alla ditta Bertella. Poco più di 5.000 euro per i trasporti effettuati dalla Sia tra Monte e Gargnano e tra Muslone e Gargnano». Parte della spesa, come per le mense, sarà integrata dal contributo delle famiglie.Altre voci di spesa: 35.000 euro per la mensa scolastica, un servizio che per le elementari e le medie di Gargnano è affidato alla ditta Cir (costo complessivo 3,52 euro a pasto) mentre le elementari del Monte fanno riferimento alla vicina scuola materna (a 3,60 euro). Per i bambini di Costa, che frequentano sul Monte, il pasto è fornito gratuitamente. Il totale dei pasti serviti nel corso dell’anno scolastico è di circa 10.000.Quanto ai libri di testo, il Comune mette a disposizione 2.900 euro mentre, per i contributi diretti, che vengono versati alle scuole per attività didattico-educativa, è stata stanziata la cifra di 6.200 euro, metà alle Medie e metà alle Elementari.Bertella ha proseguito: «La scuola materna di Gargnano è frequentata da 52 bambini e quella del Monte da 15. L’elementare di Gargnano ha 88 scolari e quella del Monte 19, mentre alle medie sono iscritti in 51. Quanto ai contributi alle due scuole dell’infanzia, la scuola di Gargnano ha due sezioni e registra un costo di 247 euro mensili ogni bambino, 101 dei quali coperti dall’Amministrazione comunale. Il costo della sezione del Monte è di 310 euro a testa, 169 dei quali messi dal Comune». Per cui, in un caso e nell’altro, il costo a carico delle famiglie ammonta a poco più di 140 euro mensili. L’assessore ha sottolineato «l’attenzione dell’Amministrazione alla copertura di spese che permettono alle scuole di concretizzare iniziative significative, spesso finalizzate alla riscoperta ed alla valorizzazione della cultura locale. Cammineremo lungo un sentiero ben definito, incentivando progetti e proposte che ci vengono sottoposti e che ci vedranno parte attiva». Le minoranze hanno richiesto dati sull’ evoluzione futura della popolazione scolastica e messo l’accento sulle prospettive dell’Istituto Statale d’Arte, chiedendo chiarimenti. «La situazione è interlocutoria – ha risposto il sindaco Franco Scarpetta – e per quella scuola il periodo è preoccupante. Ma, sia la Provincia che Giuseppe Colosio, capo dell’Ufficio scolastico provinciale (ex Provveditorato) hanno espresso la volontà di non chiuderla. Si stanno studiando accorpamenti con altre scuole e si è parlato dell’avvio di corsi di restauro. Si sta lavorando per allargare l’orizzonte delle utenze. Al momento ci sono stati tre incontri per vedere di chiarire la situazione e soprattutto le prospettive».

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