giovedì, Marzo 28, 2024
HomeAttualitàSei reti per rilanciare il lago
Il piano d’area del Baldo-Garda prevede interventi mirati a seconda delle caratteristiche delle zone Dall’ospitalità al benessere fino ai servizi e al tempo libero

Sei reti per rilanciare il lago

Il Piano di area del -Garda, dopo una lunga serie di incontri e dibattiti, proposte e progettazioni è finalmente arrivato al capolinea. Ultimo passaggio affinché questo documento di «pianificazione condivisa» abbia una storia e non rimanga alla fine una semplice esercitazione di architetti è il placet della Regione. Problema a quanto pare non di fondo, in quanto lo strumento di pianificazione con l'obiettivo di indirizzare lo sviluppo, la protezione e la valorizzazione del territorio, nel rispetto dei valori ambientali e culturali, risulta condiviso di fatto sia dai Comuni interessati che dalla Provincia e dalla stessa Regione. L'ultimo ostacolo risulterebbe quindi di natura burocratico-legislativa in quanto l'attivazione di tutti i piani d'area del Veneto è bloccata fino alla promulgazione della nuova legge regionale sull'urbanistica. Un problema comunque non di poco conto ma superabile, stando a quanto emerso nel recente incontro di Castion con gli amministratori comunali a Comunità locali, con l'impegno della Regione a introdurre nella nuova legge urbanistica una norma transitoria secondo la quale i «piani d'area completati vengano portati a compimento». Precisato tutto questo non v'è dubbio alcuno che una volta avuta via libera il piano di area del Garda-Baldo con coinvolti 18 comuni, offre la possibilità agli amministratori locali «di trovare nuovi indirizzi e strategie di sviluppo, promozione e salvaguardia del territorio gardesano e del suo entroterra e quindi dare adeguate risposte alle esigenze degli abitanti o visitatori». Un piano quindi che punta al rilancio «di un'identità collettiva» che dia nuovo valore alle risorse esistenti, tramutandole in veri «attrattori» del sistema territorio. Sei le politiche fondamentali prospettate dal piano: «La rete della mobilità» che interessa oltre agli aspetti della stradale e ferroviaria anche il sistema della nautica; «la rete dell'ospitalità, della salute e del benessere» che unisce i temi del turismo, della natura; «la rete della cultura e dei saperi» che sviluppa tematiche che vanno dai centri universitari, ai musei, ai teatri, ai centri polifunzionali; «la rete natura» che individua ambiti ed elementi puntuali di pregio naturalistico e ambientale; «la rete dei servizi e del produrre» e la «rete dello sport e del tempo libero» dove si individuano le attrezzature sportive e dei percorsi escursionistici. Politiche ritenute necessarie «per costruire un sistema territoriale di scala metropolitana a basso impatto, fortemente integrato e connesso con gli elementi di interesse storico-ambientale che caratterizzano i luoghi e nello stesso tempo capace di far emergere le diverse vocazioni di eccellenza». (a.j.) Come progetti strategici di questa «città lineare del Garda-Baldo», sistema insediativo lineare di cerniera tra il , il monte Baldo e l'area morenica collinare, il piano d'area prevede tutta una serie di specializzazioni urbane. A cominciare da Affi, città degli affari e di poli congressuale e nel riconoscere nei borghi e luoghi che formano l'ampio territorio di Brenzone , l'ambito idoneo da caratterizzare come «galleria dei suoni e dei profumi. Il piano riconosce Caprino «città dei sogni» per la presenza di segni e testimonianze dal forte significato evocativo quali Palazzo Carlotti, le ville e i parchi romantici; mentre in Malcesine un contenitore urbano nel quale sperimentare un modo lento del vivere e del fruire, quindi «città slow». Peschiera invece «città della cultura e delle relazioni», in quanto città cerniera del lombardo-veneto, luogo di confluenza tra lago e fiume, e punto mediano dell'anfiteatro morenico gardesano, si connota per luogo privilegiato per favorire le azioni finalizzate allo sviluppo delle relazioni e della comunicazione tra l'area veronese, bresciana e mantovana. Infine Rivoli «città della conoscenza storico-ambientale» con il forte Wohlgemuth cardine di alto valore rappresentativo da valorizzare come contenitore per la promozione di eventi e delle tradizioni tipiche della «Terra dei Forti». Per quanto riguarda le specializzazioni turistiche gli ambiti d'intervento previsti dal piano: Castelnuovo per i parchi didattici e termali, Cavaion per la musica, Garda-Costermano per lo sport e il benessere, Lazise per il turismo salutista, Pastrengo per la storia militare e lo sport e San Zeno di Montagna per il panorama e la natura. Per tali ambiti il piano indica specifiche scelte progettuali che i Comuni recepiranno in sede di adeguamento al piano di area.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video