giovedì, Marzo 28, 2024
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Domani si rinnova l’antica tradizione che valorizza l’apparato scenico installato sull’altare della chiesa parrocchiale. Per la cerimonia viene intonato il Miserere mentre viene illuminato il Santissimo Sacramento

Seicento candele aprono il triduo a Santo Stefano

L’accensione di più di seicento candele al canto del «Miserere» aprono ufficialmente, domani alle 18, nella parrocchiale di Santo Stefano, le celebrazione del Triduo. Si tratta di una manifestazione religiosa particolarmente sentita in paese di antica tardizione. Non esistono documenti d’archivio che ne attestino gli inizi ma solo alcune testimonianze relative a fine 1700- 800 scovate nei registri parrocchiali. Origini collegate ai tridui in suffragio dei defunti che si celebravano in tutti i paesi del Garda nel tempo precedente la Quaresima. Il triduo, come da tradizione celebrato nella penultima domenica prima delle Ceneri, rappresenta l’occasione per ammirare lo spettacolare apparato scenico installato sull’altare. Si tratta di un imponente struttura in legno, alta circa venti metri, in stile neoclassico-barocco decorato con pitture ad arabeschi che serve a supporto di 627 candele e al grande raggio illuminato da 212 lampade, all’interno del quale viene esposto il Santissimo Sacramento dentro il settecentesco ostensorio. In alto, sopra il raggio, la scritta Miserere mei Deus (Abbi pietà di me Signore). Ad accendere le candele una ventina di persone che, nascoste alla vista dei fedeli, una volta terminato il lavoro e all’ultima nota del Miserere aprono il siparo illuminando la chiesa. «Il Triduo ha avuto sempre nella storia una sua amministrazione che curava la raccolta delle offerte ed il loro impiego per la gestione dell’apparato scenico mentre la popolazione raccoglieva fondi utilizzando le cassette distribuite in paese», racconta don Giuseppe Suman parroco del paese. E oggi a distanza di anni la solidarietà per il Triduo, cosi si chiama l’apparato scenico, si è risvegliata. Un primo «input» è partito dalle associazioni commercianti ed albergatori che hanno contribuito per il restauro ed il recupero di questa preziosa opera. Una piccola goccia diventata da stimolo per l’intero paese. «Abbiamo riunito come ogni anno le numerose (circa cinquanta) ed attive associazioni locali ottenendo una risposta unanime», riprende don Suman, «che ci permetterà d’organizzare durante l’estate una giornata dedicata alla nostra comunità con l’obiettivo di raccogliere i fondi sufficienti per il restauro completo del Triduo che a circa 70 anni dalla sua costruzione rischia di andare in decadimento». Le funzioni per il Triduo si svolgeranno da domani con la solenne apertura, proseguiranno lunedì alle 19.30 e si concluderanno martedì alla stessa ora.

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