sabato, Aprile 20, 2024
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Sempre più sudditi nel Belpaese

Ci ha riprovato: temporaneamente non gli è andata bene ma l’amato superburocrate della Banca d’Italia ministro Saccomanni ha tentato di limitare ulteriormente la soglia dell’uso del contante per aumentare la tracciabilità dei pagamenti al fine di limitare l’evasionefiscale.

Il sistema è quello già collaudato: siccome ci sono i ladri mettiamo tutti in prigione così siamo sicuri che i ladri sono stati presi.

Da tempo vengono assunti provvedimenti liberticidi di che restringono sempre di più la libertà dei cittadini, divenuti nel nostro paese veri e propri sudditi. La storia è quella solita: c’è l’evasione fiscale e bisogna combatterla. Tuttavia i risultati dei provvedimenti presi in passato non sono incoraggianti.

Se prendiamo per buoni i dati ufficiali riportati dall’Istituto Bruno Leoni, l’Istat ci dice che nel 2008 il sommerso era intorno alle 16,3-17,5% del Pil. Nel 2010 era del 16%, con una lieve differenza in più rispetto al 2009; nel 2012, secondo stime ufficiali è salito al 18%.

In questi stessi anni il limite del controllo dell’uso del contante è aumentato.

Difatti in alcuni mesi del 2008 era stato posto un limite a 5000 euro, dal 2010 si è passati da 12.500 a 5.000 fino all’estate 2011, e poi da 2.500 a 1.000 fino al dicembre 2011 per giungere all’attuale 999. Da quanto si è detto è evidente che limitare la libertà di scelta su come effettuare pagamenti non influenza la lotta all’evasione e ciò non deve meravigliare. Come tutti sanno, siamo di fronte a un rapporto malato, sfibrato, esausto fra fisco e spesa pubblica e nessuna limitazione potrà essere d’aiuto alla lotta all’evasione, specialmente se si vanno a colpire le piccole transazioni e i consumi quotidiani.

Persino il grande capo degli sciacalli di Iniquitalia, Befera, ha ammesso tempo fa che può esistere un’evasione di sopravvivenza. Si tratta in molti casi di un atteggiamento di resistenza alle malefatte statali; altri sistemi di resistenza sono le chiusure delle attività fino a giungere all’estremo limite del suicidio degli imprenditori.

Fino a quando i governi non renderanno tracciabili le spese che effettuano tramite le risorse prelevate dalla tassazione, misurino gli oneri amministrativi e fiscali che chiedono al contribuente, si chiedano quale sia la pressione fiscale sopportabile da parte dei lavoratori, sarà difficile che mi possa essere un efficace riduzione dell’evasione.

Il denaro è il mezzo principe attraverso il quale facciamo scelte, esprimiamo preferenze, esaltiamo desideri, adempiamo doveri, costruiamo l’aspetto non solo materiale, ma anche morale, della nostra esistenza. Non essere liberi in quella parte di noi che si rivela attraverso gli acquisti e le spese, con uno Stato che non si rende conto di come spende soldi non suoi ma nostri, è un’offesa alla nostra libertà economica, e non si preoccupa di disporre di strumenti di pagamento mondialmente in uso è una vessazione insopportabile quanto più la soglia minima coinvolge spese quotidiane per cui il contante è uno strumento rapido e pratico.

È un ulteriore peso nel rapporto tra contribuente e fisco in cui al primo viene imposto l’onere di rendere nota ogni sua azione, mentre il secondo può usare dei dati così ottenuti per perseguire, giudicare e sanzionare i comportamenti del contribuente disponendo delle somme che così gli estorce senza mai indicare come.

a cura di Calibano

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