venerdì, Marzo 29, 2024
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Grande progetto culturale e sociale Domenica 20 giugno la presentazione del primo tratto lungo un centinaio di metri

Sentiero per disabili e non vedenti Sfida nel segno della solidarietà

«Un sentiero per tutti» sul Monte Baldo. È scattata, in questi giorni la campagna di sensibilizzazione e raccolta di fondi per la realizzazione di un percorso in montagna che risulti accessibile, grazie a una serie di facilitazioni, ai disabili motori e ai non vedenti. Un’idea avviata ancora lo scorso autunno nell’ambito dell’anno europeo del disabile e che aveva portato Baldofestival a incaricare Raffaele Barbetta, agronomo che conosce la montagna e insegnante di professione, a pensare un sentiero per tutti ma con caratteristiche tali da poter essere praticato da coloro che si trovano in difficoltà motorie e consentire anche a loro di «godere» uno spettacolo suggestivo immerso nel verde della natura. Iniziativa subito sposata con entusiasmo dal Comune di Ferrara e dalla Comunità montana del Baldo e quindi inserita come terzo stadio, nel progetto di valorizzazione dell’orto botanico di Novezzina che è finanziato per il settanta per cento dalla Regione Veneto e Comunità europea. «Con primi consensi arrivati dal Bacino imbrifero montano sia dell’Adige che del Garda», fa presente Guerrino Coltri sindaco di Ferrara «e con il Servizio forestale regionale impegnato a presentare, domenica 20 giugno, un tratto di circa un centinaio di metri di un sentiero che una volta realizzato sarà tra le prime iniziative del genere in montagna, da ripetersi, a favore dei disabili». L’obiettivo di questa prima giornata è quello di sensibilizzare cittadini e istituzioni nella raccolta di contributi economici attraverso libere sottoscrizioni e partecipando a una serie di manifestazioni che da domenica 20 giugno si succederanno fino a tutto il mese di settembre con l’intento di riuscire a raccogliere almeno 25mila euro. «Ma il vero significato del progetto e della realizzazione del sentiero», mettono in chiaro gli organizzatori «è quello di costruire una sensibilità sociale, una attenzione culturale, una convinzione morale sul fatto che non basta un gesto tecnico, ma cogliere l’opportunità del momento per avviare sul territorio un progetto culturale e sociale di ampio respiro. Progetto che sia frutto della collaborazione e della mediazione di associazioni di disabili, di amministrazioni pubbliche che si impegnano per una acculturazione «diffusa», dalle scuole agli adulti, dai semplici cittadini alle professioni, sui valori profondi di comunicazione verbale e comportamentale che la vicinanza del disabile riesce a trasmettere a tutti. «Baldofestival è pronto a prendersi in carico con altri il progetto che porteremo avanti», precisa Gaetano Greco presidente del comitato per il Baldofestival, «con il Centro turistico giovanile provinciale che già gestisce l’orto botanico di Novezzina con il Servizio regionale forestale, con la protezione civile, la Pro loco e il gruppo alpini di Ferrara». Inoltre all’iniziativa c’è l’appoggio di Grand’Affi che ha messo a disposizione nella galleria principale uno spazio dove verrà svolta un’attività di promozione per la prima giornata di sensibilizzazione del 20 giugno che prevede camminate sportive e per famiglie nei prati del Baldo pranzo e cena, spettacoli musicali, lotteria all’orto botanico di Novezzina. Un appoggio al progetto è garantito anche dalla Cassa rurale Bassa Vallagarina dove è stato aperto il conto corrente «Baldofestival un sentiero per tutti» (000024040182, Abi 08011, Cab 59330) per chi desidera offrire un contributo. Alvaro Joppi «Il sentiero per tutti», che sarà lungo 1.600 metri, ha come punto di partenza l’orto botanico di Novezzina, luogo strategico per l’ambiente del Baldo con ostello, osservatorio astronomico aperto al pubblico e parcheggio. La maggior parte del sentiero sarà ricavata a margine della strada per le malghe fino a Gambon con vista panoramica sulla vallata di Ferrara e del Caprinese. Lungo tutto il percorso è previsto il posizionamento di un corrimano doppio (a 80 e 100 centimetri da terra) nella parte esterna della strada, protetto dal bestiame mediante una più esterna recinzione in filo spinato; tra il corrimano e la recinzione sarà possibile realizzare, almeno in alcuni tratti, una siepe con specie autoctone con funzione di protezione e di aiuto alla conoscenza sensoriale. Il margine di percorso verso la strada carrozzabile sarà segnato in continuo da un bordo di battuta per non vedenti, che avrà anche funzione di «deterrente» per evitare il sormonto delle ruote dei veicoli che percorrono la strada. Bordo di battuta che sarà realizzato con una fila di pali di castagno, mantenuti distanti tra loro di uno o due centimetri per non limitare il normale sgrondo dell’acqua piovana verso valle. In generale, il percorso non risulterà rialzato rispetto alla sede stradale e in leggerissima pendenza verso valle, così da non creare problemi di acqua durante le piogge. Aree di sosta saranno realizzate in luoghi di particolare interesse ambientale e panoramico.

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