martedì, Aprile 23, 2024
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Sproporzionata ordinanza spazza via duecento metri di parcheggi (per un piccolo corteo) e rende caotico il centro La bella iniziativa della Cri «svilita» da multe, rimozioni e rabbia

Sfilano le infermiere? Viabilità in coma

Sarebbe stato bello parlare solo delle bravissime infermiere volontarie della Croce Rossa Trentina, della celebrazione del loro ottantesimo anniversario, della sfilata per le vie di Riva, della medaglia d’Oro che il sindaco Malossini, in piazza, ha consegnato alle crocerossine.Sarebbe stato bello…Ma purtroppo, il prima-durante-dopo della sfilata (quindi due ore buone di ieri pomeriggio), ha visto decine di rivani – e di turisti – dimenticarsi di brutto dell’incessante e solidale opera delle infermiere volontarie (i cui meriti per fortuna restano tali) e dedicarsi invece ad un fuoco di fila di invettive nei confronti della mente sublime che dal Municipio di Riva ha partorito l’ordinanza di sgombero delle auto in sosta su viale Roma (dall’asilo verso sud) e su viale Dante (dall’incrocio alla farmacia). Un’ordinanza davvero assurda, che solo una lettura «bonaria» dei vigili urbani (hanno chiuso un occhio su un lato delle due strade lasciando le macchine in sosta impunemente; hanno proceduto a «tre rimozioni» e sette-otto multe solo in zona Cesarini) ha limitato nei danni e nella brutta figura. Ad essere pignoli i vigili – sotto gli occhi increduli di centinaia di rivani – avrebbero dovuto sgomberare un fronte di parcheggi di oltre duecento metri. E perchè? Per far passare un corteo – trenta alpini, cinquanta infermiere, venti autorità politiche/d’arma/religiose – che già era passato bellamente in strettoie ben più intasate di quelle che il Comune gradiva «tabula rasa».Come si fa, in una domenica affollatissima di settembre, a cancellare un centinaio di posti auto dal centro di Riva per un corteo di modestissime proporzioni? Incredibile, ma è successo: è come se…per far sfollare San Siro disciplinatamente, dopo il derby della Madonnina, si vietasse la sosta delle auto in tutte le strade della Lombardia.Non è una questione di multe e di rimozioni (se ci sono i divieti si deve obbedire, anche se sono assurdi: quindi chi c’è cascato se l’è comprato). Il nocciolo è che un Comune serio non può «creare», per disinformazione di quello che esso stesso sta organizzando, una domenica di disagio per la gente e di caos per la viabilità. Le brave infermiere, i bravi alpini e le brave autorità sarebbero state felici di fare il corteo anche sui marciapiedi.

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