Omaggio artistico per tutte le donne

Sfumature a Manerba

04/03/2015 in Mostre
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Di Luca Delpozzo

Un pomerig­gio di “Sfu­ma­ture” a Maner­ba del Gar­da. È questo il tema che l’artista Antonel­la Fal­cione pro­pone in occa­sione del­la Fes­ta del­la Don­na. Un pomerig­gio di immer­sione nell’arte e nelle sue ten­tazioni ine­briati dai pro­fu­mi ema­nati dal­la Cos­met­i­ca Vil­la Par­adiso.

Un omag­gio alla don­na offer­to dalle donne, l’artista e la tito­lare del­la Cos­met­i­ca.

Dalle 14 alle 18.30 sarà un tripu­dio di col­ori e pro­fu­mi nelle sale di Vil­la Par­adiso, accom­pa­g­nati dalle parole del criti­co d’arte Mau­r­izio Bernardel­li Curuz Guer­reri, che guiderà gli ospi­ti nel­la vista alle opere esposte, e dal­la pre­sen­tazione del­la lin­ea cos­met­i­ca da parte del­lo staff dell’azienda: il tut­to in un atmos­fera garde­sana e bres­ciana, vis­to che tut­ti i pro­tag­o­nisti han­no le loro orig­ine nel­la nos­tra ter­ra.

“Se Paul Gau­guin las­ci­a­va Pari­gi per recar­si a Pana­ma, nel­la Mar­tini­ca e a Tahi­ti, Fal­cioni sceglie­va Cuba come meta predilet­ta, come oasi d’ispirazione. La ricer­ca è, però, la medes­i­ma.

Lei, come lui un sec­o­lo e mez­zo pri­ma, è attrat­ta dall’aut­en­tic­ità prim­i­ti­va di quei luoghi, dall’ingenuità qua­si infan­tile di chi vi abi­ta, dall’atmosfera trop­i­cale che li avvolge, oltre che dal­la vivac­ità dei col­ori, dal­la fres­chez­za dei pro­fu­mi, dal­la trasparen­za del­la luce. Si las­cia coin­vol­gere fino a ritrarre se stes­sa tra di loro, fino a sen­tir­si parte di quei luoghi così lon­tani e affasci­nan­ti. La sua figu­ra alta, can­di­da e aggrazi­a­ta si dis­tingue fra le altre in un mer­av­iglioso con­trasto” così ha avu­to modo di scri­vere, o meglio, di descri­vere, par­lan­do di Antonel­la e del­la sua arte il criti­co Vit­to­rio Sgar­bi.

“Dob­bi­amo uscire da questo peri­o­do di tris­tez­za, amarez­za e pau­ra del futuro – dice Antonel­la –. Non si fa che par­lare di crisi di prob­le­mi, per far ciò con­siglio di com­in­cia­re con la pro­pria casa, col­oran­dola per­ché fac­cia scu­do con il suo calore di col­ori; è vero bisogna essere tec­no­logi­ci con l’ul­ti­mo tele­vi­sore al plas­ma, ma per sen­tir­ci bene pos­si­amo uti­liz­zare la cro­mo ter­apia.

Così uscirem­mo al mat­ti­no da casa con il sor­riso stam­pa­to sul­la boc­ca e salu­tan­do il vici­no, affrontan­do il lavoro, il traf­fi­co e tut­ti i prob­le­mi che ci assil­lano, il col­ore è ter­apia del­l’an­i­ma (l’artista pro­pone anche ses­sioni di arte ter­apia per bam­bi­ni, ado­les­cen­ti , adul­ti e anziani con l’appoggio del­la psi­colo­ga psi­coter­apeu­ta Annal­isa Pis­tud­di, ndr) e il sor­riso è gioia di vivere che dob­bi­amo trasmet­tere ai nos­tri figli, per­ché loro sono il futuro del mon­do”.

Antonel­la Fal­cioni nasce a Roma e, all’età di 5 anni, si trasferisce a Ciliv­erghe, in provin­cia di Bres­cia sco­pren­do, fin dal­la ten­era età, di avere una vivace cre­ativ­ità e atti­tu­di­ni artis­tiche. La famiglia la incor­ag­gia con entu­si­as­mo iscriven­dola in gio­vanis­si­ma età a un cor­so di pit­tura.

Diven­ta­ta mag­giorenne, si diplo­ma come design­er di moda, lavo­ra nell’azienda di famiglia, con­tin­uan­do a seguire la sua grande pas­sione: l’arte.

Segue in Ger­ma­nia alcu­ni cor­si sul­la com­p­lessa tec­ni­ca clas­si­ca del­la pit­tura su por­cel­lana con il mae­stro Hans Bauer (scuo­la Meis­sen ), dan­do vita a una vera e pro­pria pro­duzione di raf­fi­nate fig­ure di dame, angeli, madonne, nature morte, fiori, pae­sag­gi e ani­mali che imprezio­sis­cono piat­ti, coppe e vasi.

A segue oltre ven­ti sem­i­nari tenu­ti da artisti di fama inter­nazionale tra cui la venezue­lana Mariela Vil­las­mil, superan­do bril­lante­mente i pri­mi due anni del mas­ter Chi­na Paint­ing, con l’artista amer­i­cano Stephen Mer­lin Hajes. Dal 1999, dopo soli tre anni dal suo incon­tro con la pit­tura su por­cel­lana, sente l’esigenza di pre­sentare i suoi apprez­za­ti lavori a un pub­bli­co più vas­to, parte­ci­pan­do a molte espo­sizioni tra cui ricor­diamo una per­son­ale a Maner­bio (Bs), nel 2000 “Espo­sizione Con­ven­tion Azzur­ra” a Vil­la Pon­ti (Va), nel 2004 “La rinasci­ta del col­ore” a Pavone Mel­la (Bs), nel 2005 la per­son­ale inti­to­la­ta “Angeli” a Pavone Mel­la (Bs). Altre per­son­ali nel­la cit­tà di Mon­tichiari (Bs), nel 2006, anche a Cas­tiglione delle Stiviere (Mn), Vir­le (Bs) e nel 2011 a Rez­za­to, dove apre la sua gal­le­ria per­son­ale “MA Gallery”, per esporre le sue opere in per­ma­nen­za di fian­co al suo ate­lier.

Recen­te­mente Antonel­la ha ospi­ta­to una grande mostra del mae­stro riscuo­ten­do un otti­mo suc­ces­so di pub­bli­co e di critica.L’artista tro­va una nuo­va via di espres­sione, attra­ver­so la quale ci dona la piacev­olez­za di opere che ritrag­gono volti di donne, uomi­ni e bam­bi­ni che incon­tra nel­la vita quo­tid­i­ana e durante i suoi fre­quen­ti viag­gi a Cuba, Paese in cui ha espos­to in gal­lerie d’arte e nel di Cam­aguey inseg­nan­do a pit­tori cubani quo­tati la tec­ni­ca di pit­tura su por­cel­lana.

Cuba è sem­pre al cen­tro delle sue creazioni ed è con grande tal­en­to e maes­tria del­la tec­ni­ca che riesce a rac­con­tar­la. Sto­rie e momen­ti rubati al quo­tid­i­ano, sguar­di pro­fon­di, occhi feli­ci e pieni di sper­an­za, amore puro. Opere sem­pre preg­ne di grande lumi­nosità, pen­nel­late decise e allo stes­so tem­po del­i­cate sot­to­lin­eano una grande forza espres­si­va in cui la poet­i­ca inter­pre­tazione delle fig­ure esalta la tim­bri­ca tonale”, scrive di Antonel­la Josè Van Roy Dalì, figlio del grande Sal­va­tor Dalì.

La mostra di Maner­ba offre quin­di la pos­si­bil­ità di incon­trare l’artista e di ammi­rare alcune delle sue innu­merevoli opere.

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