martedì, Aprile 16, 2024
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Il Consiglio approva, tra vivaci contestazioni, la municipalizzata della penisola. Il no della minoranza - Il capitale controllato dal Comune con il 60%

Sì alla Sirmione Servizi srl

Scontro fra schieramenti in Consiglio comunale sulla decisione di costituire la Sirmione Servizi srl, municipalizzata della penisola. Valanga di critiche all’iniziativa dell’Amministrazione, compresa la richiesta di ritirare la deliberazione, ma anche fermezza da parte della maggioranza guidata da Maurizio Ferrari. La proposta, approvata con il voto contrario di 4 consiglieri di minoranza, prevede la costituzione di una srl a capitale misto, pubblico e privato, con prevalenza comunale (60%). Questa potrà occuparsi dell’esercizio in proprio o per conto terzi, in via diretta o attraverso società controllate e collegate delle seguenti attività: captazione, sollevamento, potabilizzazione, trasporto e distribuzione dell’acqua, collettamento e depurazione acque reflue, stoccaggio, trasporto, smaltimento fanghi di depurazione ed espurghi, distribuzione del gas, produzione e distribuzione di calore, esercizio di trasporti pubblici urbani ed extraurbani, servizi di igiene urbana (raccolta, trasporto, smaltimento reflui, raccolta differenziata, lavaggio spazzamento strade). Ancora: raccolta, trattamento, smaltimento anche con recupero energetico e riciclaggio dei rifiuti ospedalieri, industriali, tossiconocivi, pericolosi; produzione e distribuzione freddo, gestione di caldaie, impianto ed esercizio di reti di pubblica illuminazione, gestione catasto, realizzazione e gestione aree di sosta, impianti semaforici, servizi telematici, informatici, gestione di farmacie, gestione servizi di aree portuali, aree verdi, gestione attività connesse con l’edilizia, servizi congressuali e culturali, realizzazione impianti sportivi. Il capitale è previsto in 50.000 euro diviso in quote: il 60% al Comune, mentre i privati potranno avere quote del 5% massimo. Lo statuto prevede che la società operi in continuazione rispetto alle attività gestite direttamente in economia del Comune, subentrando in tal modo nei rapporti. «Ci avvaliamo delle previsioni dell’articolo 35 della Finanziaria 2002 che prevede la trasformazione delle attuali gestioni dirette in societarie anche aderendo a società pubbliche o private entro 6 mesi dall’entrata in vigore del regolamento – ha spiegato Ferrari -. C’è l’esigenza di non farci trovare impreparati». «Sirmione agisce in controtendenza – ha sottolineato il consigliere Franco Cerini, spalleggiato dagli altri esponenti di minoranza -. Facciamo parte del Garda Uno, al quale gli altri Comuni hanno demandato molti servizi comunali, inoltre il 18 giugno la Provincia ha indetto una riunione dei sindaci bresciani per la costituzione di una società unica di servizi per tutta la provincia.

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