mercoledì, Aprile 24, 2024
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Il Consiglio ha approvato il nuovo insediamento sulla tangenziale al posto della discoteca. Alla Bassana trecento mini-appartamenti turistici: è polemica

«Sì» alla zona commerciale

Semaforo verde del consiglio comunale al piano attuativo per la realizzazione di una nuova zona commerciale in località Mandella, di via Tangenziale, al posto dell’attuale discoteca; il Prg destina l’area alla grande distribuzione. L’approvazione del punto, ha più volte ribadito il sindaco Umberto Chincarini, comporta l’approvazione dello schema di convenzione in base alla quale, tra l’altro, il certificato di agibilità dei futuri fabbricati potrà essere chiesto solo dopo la messa in esercizio della nuova rotatoria, al confine tra Peschiera e Castelnuovo, da realizzarsi anche con il contributo della società che realizzerà la nuova area commerciale. Il progetto per questa rotonda sulla statale 11 è già stato approvato da Castelnuovo e i due Comuni, ha precisato l’assessore Paolo Melotti, stanno già lavorando insieme e i lavori potrebbero iniziare già entro l’anno; prima dell’apertura della nuova zona commerciale dovrebbe essere ultimata anche una seconda rotonda, all’altezza del casello autostradale di Peschiera, realizzata dalla Veneto Strade nell’ambito dei lavori per la variante alla statale 11. E’ su queste due opere che hanno insistito le minoranze, ricordando che proprio la valutazione della pericolosità della viabilità aveva determinato il ritiro della proposta della stessa delibera dall’ordine del giorno dal consiglio comunale dell’11 aprile 2003; l’opposizione ha nuovamente chiesto di rinviare l’esame del punto per riportarlo in consiglio solo dopo la realizzazione delle due rotatorie. La proposta è stata respinta e il piano attuativo è stato approvato dalla maggioranza; contraria l’opposizione, con il consigliere Antonio Invidia che non ha preso parte alla votazione. Il secondo punto oggetto di un intenso dibattito è stata la lottizzazione per residenze turistico-alberghiere in località Bassana: un insediamento di circa 300 appartamenti, dai 28 ai 38 mq, per 721 abitanti, fortemente criticato dalle opposizioni. «Ci siamo dichiarati contrari alla cementificazione esasperata e a una politica edilizia speculativa; questi micro appartamenti sono utili solo a chi li costruisce e li affitta», ha detto Elio Zenato, «sono alloggi per persone che vivono di malaffare». Giacomo Tomezzoli ha parlato di «ricaduta sociale nel medio-lungo periodo dei residence di questo tipo, con passaggi di proprietà velocissimi e agenzie che pensano solo a riempire il più in fretta possibile gli appartamenti, indipendentemente da chi li abita. Si è criticato chi in passato, in anni non sospetti e problematici come questi, ha fatto costruire i primi residence a Peschiera; oggi l’errore è doppio, perché si procede pur conoscendo il problema e i rischi». «Inutile promuovere convegni in cui si dice della pericolosità di queste strutture», ha aggiunto Antonio Invidia. «Proponiamo di ritirare il punto e valutare l’opportunità di un cambio di destinazione d’uso per realizzare in quella zona appartamenti di tipo turistico residenziale: con una metratura minima di 60 mq, che non abbiano una fruibilità mordi e fuggi». Walter Montresor, assessore all’urbanistica, ha risposto che «le dimensioni degli appartamenti non risultano essere un deterrente per la prostituzione, fenomeno i cui guadagni consentono investimenti anche importanti». Bruno Dalla Pellegrina si è direttamente rivolto al vice sindaco Piero Dalai dal quale, ha detto, «ho ricevuto in passato molte lezioni di moralità e vorrei sapere cosa intende votare su questo punto». Dalai ha definito «condivisibili le preoccupazioni, motivo per cui cercherò di lavorare e di impegnarmi; qui vi sono diritti acquisiti ai quali, vi chiedo, come si potrebbe rispondere altrimenti?» Il sindaco Chincarini ha chiuso la discussione chiedendo ai consiglieri di «lasciare da parte il passato, ognuno di noi ne ha uno; siamo qui per amministrare, ed è così anche in questo caso, visto che nessuno ha ricevuto o riceverà vantaggi per questo o altri punti, come invece qualcuno spererebbe». La maggioranza, con l’astensione di Dalai, ha quindi approvato il punto sulla Bassana.

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