giovedì, Aprile 18, 2024
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Il problema delle sofisticazioni. Le norme a difesa della genuinità sono la garanzia per i consumatori Ferrari (Coldiretti) chiede la creazione di un unico consorzio di tutela

Si consuma più olio ma non sempre è dop

Il notevole aumento del consumo di olio di oliva non è stato accompagnato da norme altrettanto tempestive di difesa della genuinità: un colpevole ritardo, che ha lasciato ampio spazio alle sofisticazioni. Lo ha detto Nicola Ruggiero, presidente dell’Unaprol, l’associazione nazionale dei produttori, al termine del convegno organizzato nell’ultima giornata della Fiera dell’agricoltura e dell’artigiana della Valtenesi e della Riviera del Garda bresciano, svoltasi a Puegnago. «Ancora oggi – ha aggiunto Ruggiero – i controlli sono sporadici e superficiali, così da consentire ad alcune aziende… disinvolte di costruire l’olio in laboratorio. Manca una legge quadro, senza la quale il settore corre il rischio di saltare. Il controllo deve essere affidato ai Consorzi, dando loro mezzi finanziari e giuridici». Tutta la Coldiretti ha presenziato alla chiusura della Fiera, anche per partecipare all’inaugurazione della via intitolata a Paolo Bonomi, il numero uno negli anni più difficili della categoria. Accanto al sindaco Gianfranco Comincioli, c’erano il presidente nazionale Paolo Bedoni, i due vice Nino Andena e Gennaro Masiello, il segretario generale Franco Pasquali, il capo dell’ufficio legale Gaetano Verano. Nell’occasione si è svolto pure un Consiglio regionale straordinario, che ha premiato l’onorevole Nino Pisani, diventato un dirigente esperto, e ora a capo dell’Ersal Lombardia. Per quanto riguarda l’extravergine, la Comunità europea ha conferito la Denominazione di origine protetta (Dop) al Garda bresciano e ai laghi lombardi (Sebino, Lario). L’on. Franco Ferrari, moderatore del convegno, ha auspicato la nascita di un unico consorzio di tutela, riconoscendo al suo interno le quattro provincie (Brescia, Verona, Mantova, Trento) e le tre regioni. Comincioli ha incitato tutti a non abbandonare la strada sin qui percorsa nella difesa e valorizzazione, a dispetto della confusione delle falsificazioni che imperversano. Giovanni Mazzoldi, che guida l’Aipol, ha sottolineato la necessità del piano olivicolo, allo scopo di potenziale l’immagine di un lago dove trascorrono le vacanze 4 milioni e mezzo di turisti, molti dei quali vanno alla ricerca della qualità. Enrica Marsella, responsabile dell’Ufficio coordinamento normativo dell’Unione nazionale produttori, ha insistito sulla necessità di mettere in prima fila i consorzi e le istituzioni, per difendere la genuinità tra una miriade di marchi e… marchette nel mercato globale. Il Dop della Comunità europea è legato al luogo di origine, non a quello di trasformazione. Marsella ha anche incoraggiato alla vendita in bottiglie etichettate, unico modo di spuntare un prezzo significativo. Luca Valdetara, responsabile della certificazione secondo il regolamento Csqa, ha spiegato che il ministero sta attuando una politica di crescente severità. «Certificare un prodotto – ha sottolineato – significa garantirne anche le caratteristiche organolettiche». Giulio Battisti, segretario dell’Unione consumatori di Brescia, ha parlato dei valori nutrizionali dell’extravergine, sottolineando l’importanza di consumare un olio prodotto meccanicamente, senza usare additivi, per di più «biologico», privo insomma di pesticidi. Al dibattito sono intervenuti Ottorino Milesi, già direttore dell’Ispettorato provinciale agrario, il dottor Gallucci e il dottor Comba.

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