venerdì, Aprile 26, 2024
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Già 300 adesioni al progetto di controllo del territorio nei 7 Comuni gardesani. Allarmi in ogni casa collegati alle auto dei vigili che gireranno per i paesi

Si farà «Valtenesi sicura»

Grande interesse, ed immediato successo per il progetto «Valtenesi sicura» che è ormai pronto al varo nei sette comuni della Valtenesi ed in quelli limitrofi che decideranno, in un futuro assai prossimo di aderire. Il progetto denominato «Valtenesi sicura», più volte illustrato da queste colonne, è la risposta che l’accordo tra pubblico e privato hanno scelto di mettere in campo in quest’area della provincia assai falcidiata dalla microcriminalità e dai furti in appartamento. In buona sostanza, è stato siglato un accordo con un istituto specializzato che è disponibile all’installazione, in casa di tutti i cittadini che ne faranno richiesta, di un sistema d’allarme che non solo suona all’esterno ed all’interno dell’abitazione in caso di effrazione, ma è pure collegato, attraverso i cellulari Gsm, con le pattuglie dei vigili urbani che pattuglieranno il territorio 24 ore su 24. Il cittadino dovrà accollarsi il costo dell’impianto (valutabile in circa 3 milioni per un medio appartamento) e dell’abbonamento annuale al servizio di vigilanza (sul mezzo milione all’anno), mentre il Comune dovrà provvedere ad organizzare la vigilanza utilizzando gli agenti della Polizia municipale. Un progetto, quello di «Valtenesi sicura», che fin dall’inizio aveva suscitato interesse non solo da parte della popolazione locale, ma anche dei media nazionali. Ne era nato quasi un caso e, addirittura l’esempio da seguire anche da parte di altri paesi e città. Una situazione soprattutto, quella della Valtenesi, da tenere sott’occhio, come un esperimento, per vedere come andava. Per rispondere ai più scettici il primo risultato, è già stato ottenuto, dice Isidoro Bertini sindaco di Manerba e principale artefice e sostenitore di questa idea, visto che il progetto diverrà operativo da marzo, con piena operatività. Lo stesso Bertini, a nome dei sindaci aderenti all’iniziativa ha chiesto al prefetto di poter presentare questo Piano di protezione, inizialmente anche definito di «scudo satellitare» (per l’uso dei cellulari), al Comitato di sicurezza provinciale. A dare manforte all’iniziativa è sceso in campo un grande istituto bancario e la stessa Regione Lombardia con un proprio contributo. Per il momento i cittadini che hanno sottoscritto l’adesione al progetto sono già più di 300 per un obiettivo iniziale preventivato di circa 1000 utenti. E non dovrebbe essere difficile arrivarci perchè attualmente sono stati solamente un paio i Comuni i cui abitanti siano stati informati capillarmente da parte della società, la Gpd Distribution i cui uffici commerciali sono a Torino, che cura la parte tecnica del progetto. Per eventuali informazioni è stato istituito un numero verde diretto con la società: 800 904699. Il progetto è unico nel suo genere ed ha visto l’interesse anche del vice presidente del Parlamento Europeo, on. Guido Podestà, che il 12 novembre scorso volle prender visione personalmente di questa proposta, dichiarandosi disposto a sostenere l’iniziativa. In quell’occasione l’europarlamentare affermò, fra l’altro, che «qui si sta sperimentando un progetto che credo possa essere ripetuto in altre province. In Europa, e quindi non solo in Italia la criminalità si sta dimostrando sempre più agguerrita e determinata, il fenomeno delle rapine ai danni dei cittadini nelle proprie abitazioni è un fenomeno in continua espansione» e proprio nella nostra provincia ultimamente sono stati numerose le rapine ed i furti nelle abitazioni. Il servizio che si svolgerà attraverso l’utilizzo del collegamento telefonico col Gsm e che manterrà sotto controllo il territorio 24 ore su 24, grazie a speciali pattuglie della Polizia urbana col compito di intervenire sul posto in caso di allarme. Pattuglie che, nonostante il loro compito sia quello di pronto intervento non mancheranno di operare anche all’interno del territorio procurando quindi una ulteriore situazione di sicurezza stradale. Indirettamente quindi verrà svolta anche un’operazione di prevenzione contro la microcriminalità e, specie durante il periodo estivo, contro i fracassoni che rovinano la quiete notturna e coloro che hanno preso l’incivile abitudine di utilizzare le strade della Valtenesi come piste da corsa o per l’alta velocità. Vale la pena di ricordare che per il 19 gennaio prossimo, alle 20, gli amministratori dei Comuni della Valtenesi hanno indetto un incontro (nella seconda parte si trasformerà in conviviale), con tutte le rispettive popolazioni, che si terrà al Monastero di Soiano. Un incontro che servirà anche, oltre che per scambiarsi gli auguri di buon anno nuovo, per spiegare questa ed altre iniziative che i Comuni stessi, in procinto di riunirsi in una nuova Associazione, intendono portare avanti nel prossimo futuro.

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