giovedì, Marzo 28, 2024
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«Il treno era nei nostri programmi» L'assessore Marino puntualizza e risponde al vicesindaco. Un neonato comitato ha chiesto alla Pat uno studio del progetto

Si torna a parlare di una ferrovia tra Riva e Rovereto

«Non ho alcun'intenzione di dare inizio a polemiche, ma, dopo le dichiarazioni del vicesindaco Pietro Matteotti sul comitato creatosi per chiedere alla Provincia uno studio di fattibilità su un collegamento ferroviario tra Riva e Rovereto, alcuni chiarimenti mi sembrano doverosi». A parlare è l'assessore Luigi Marino, uno dei firmatari rivani (insieme a consiglieri e assessori dei comuni di Rovereto, Mori, e Arco) del documento su cui, ieri, proprio dalle pagine del nostro giornale, Matteotti ha espresso un parere nettamente negativo. «È chiaro – spiega Marino – che tutti noi abbiamo sottoscritto il documento a titolo personale, ma non va dimenticato che “la promozione di un collegamento ferroviario con la Vallagarina” era uno dei punti del programma di coalizione ed è stato il primo ad essere messo all'ordine del giorno, votato e sottoscritto da tutti gli assessori all'inizio della legislatura. Un punto che vede la ferrovia esclusivamente come integrazione al sistema viario e non certo come alternativa». Tra gli obbiettivi elencati nel documento il testo recita “realizzare un sistema di mobilità integrata comoda, agevole attraverso una pluralità di mezzi e una rete di collegamenti e di parcheggi strategici che diminuiscano l'impatto della circolazione veicolare sulla qualità della vita con particolare riferimento agli insediamenti urbani. «Per correttezza – continua Marino – va poi detto che il sottoscritto e Pietro Bertoldi non sono stati gli unici rivani a far parte del gruppo trasversale firmatario del documento che, tra l'altro, non entra volutamente negli aspetti tecnici del progetto. Ci sono anche Maurizio Andreozzi, Paolo Matteotti, Luigi Calzà, Paolo Zucchelli, Paolo Boroi, Mariarita Frapporti e Carlo Daves i quali hanno aderito alla richiesta fatta alla Pat di “predisporre entro 180 giorni uno studio serio e approfondito sulla reale fattibilità di un collegamento ferroviario” assieme a Roberto Ferrari di Rovereto, Flavio Pompermaier di Nago-Torbole, Fabrizio Miori di Arco e Vinicio Cescatti di Mori».

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