sabato, Aprile 20, 2024
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Sinergia tra pubblico e privato per un percorso destinato al turismo equestre

Siglato l’accordo per l’ippovia “dall’Adamello al Garda”

E’ stato ufficialmente siglato il protocollo d’intesa per la realizzazione del progetto denominato Ippovia dall’Adamello al Garda, promosso dall’Assessorato al Turismo della Provincia di Brescia grazie ad un capillare lavoro di coordinamento fra l’Assessorato e varie realtà territoriali, quali la Comunità Montana della Valle Camonica – Parco dell’Adamello, Comunità Montana della Valle Sabbia, Comunità Montana del Parco Alto Garda, G.A.L. (Gruppo Azione Locale tra Comunità Montana Valle Sabbia e Parco Alto Garda), Associazioni Ippiche di Valle Sabbia, Valle Camonica e Alto Garda, Collegio Guide Alpine Lombardia. La prima tappa del piano ha riguardato la realizzazione di un percorso di connessione tra il Parco dell’Adamello e quello dell’Alto Garda, per uno sviluppo lineare di circa 140 chilometri, destinato principalmente a quel turismo equestre che negli ultimi anni ha assunto proporzioni significative, comunque usufruibile anche per passeggiate a piedi o in mountain – bike, rigorosamente sempre all’aria aperta. Un progetto ambizioso quello dell’Ippovia dall’Adamello al Garda, destinato ad arricchire la già importante offerta turistica del territorio bresciano, con un approccio alternativo che consentirà ai “cavalieri” di ripercorrere secoli di storia, attraverso quel fittissimo reticolo di antiche vie di comunicazione che per centinaia di anni hanno consentito i collegamenti tra il Garda e la Valcamonica. Il tragitto, attraversando piccoli paesi e nuclei rurali, si snoda tra i più bei panorami gardesani, della Valvestino e del lago d’Idro, fino a raggiungere i boschi e i prati d’alta quota, consentendo ai visitatori di immergersi in incantevoli ambienti naturali o addentrarsi in borghi isolati. A livello nazionale sono una miriade gli antichi percorsi che hanno rappresentato, in passato, vie di transito importantissime: erano le vecchie vie consolari, doganali e le strade battute dai pellegrini. Fra queste ultime la più importante è la via Francigena, che partendo dall’Inghilterra attraversa tutta l’Italia passando dalla Francia, recando le tracce delle moltitudini di crociati e pellegrini che provenendo dal Nord Europa si recavano a Roma o in Terrasanta. Antichi sentieri costellati da borghi sperduti, castelli e abbazie che oggi possono essere ripercorsi a cavallo, divenendo un patrimonio da riscoprire dopo essere caduti in disuso in seguito ai mutamenti storici e sociali della nostra storia. Nelle sue linee generali il piano, forte di un patrimonio storico-culturale e agro-alimentare di primo piano, – spiega l’Assessore Provinciale Ermes Buffoli – possiede i requisiti per rientrare nelle pianificazioni istituzionali sia locali che europee, attraverso quello sviluppo del territorio raggiunto grazie all’innovazione nell’ambito della gestione territoriale; inoltre nel trattato di Maastricht compare anche la promozione di quella crescita sostenibile del territorio nel rispetto della tutela e della sua stessa valorizzazione che l’Ippovia riassume in sé perfettamente.

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