LA SCHEDA. Vanno aggiunti ai mille posti barca privati o in concessione
Sono oltre 1600 gli ormeggi pubblici
La mappa della portualità bresciana del Garda non è molto cambiata rispetto a quella di 20 venti anni fa. Soprattutto in quella pubblica dove, tranne l’eccezione del Comune di Sirmione che ne ha realizzato uno a metà degli anni Novanta, l’intervento delle amministrazioni è stato pressocché nullo per la nota carenza di risorse economiche, ma anche di scelte politiche. Per cui l’offerta di posti barca è rimasta invariata: circa 1650 ormeggi tra Sirmione e Limone. Cresciuta sensibilmente, invece, l’offerta dei porti privati o in concessione che sono dislocati a Sirmione (2), Desenzano (3), Padenghe (1), Manerba (1), Portese (1), Salò (1), Gardone R. (1) e Bogliaco (1). In totale queste darsene private o in concessione a terzi possono disporre di quasi 1000 ormeggi, dotati di gru, rimessaggio invernale, officina, acqua, luce e telefono e sorveglianza notturna. Adesso si aggiungeranno i porti privati di Moniga (220 posti), Lazise e Peschiera, oltre a quelli di Gardone Riviera e Canottieri di Salò (ampliamenti di strutture esistenti). Sulla sponda veneta i porti pubblici sono, invece, il doppio ma con una ridotta capacità di posti barca. Secondo uno studio compiuto in Veneto la flotta da diporto sarebbe composta da 2600 natanti di lunghezza inferiore a 6 m., altri 1400 di lunghezza supriore o con motore oltre i 20 cv. e 10.000 natanti carrellati in estate da turisti italiani e stranieri. Cifre che, però, devono essere prese con le pinze, perché in realtà in acqua di barche ne vengono calate in numero decisamente inferiore.