Si apre una speranza per risolvere un problema che si trascina da anni. Una società rileverà gli impianti che collegano Prada a Costabella Venturini, presidente della Funivia del Baldo: «Consorzio per gestirli»
Sono pronti a salire in seggiovia
«Costabella Monte Baldo, sopra il lago, prima del cielo». Potrebbero finalmente riapparire le tanto rimpiante locandine che, fino a qualche anno fa, invitavano turisti italiani e stranieri a salire in quota. I tempi non sono del tutto definiti ma, finalmente, «una ditta di privati sta acquistando la Sit Costabella attualmente in stato fallimentare, così gli impianti di risalita torneranno a funzionare». Lo ha garantito Giuseppe Venturini, presidente della Funivia di Malcesine Monte Baldo, al convegno «Alto Garda, prospettive future, viabilità, portualità, impianti di risalita del Baldo», che si è tenuto nella sala consiliare del Comune di Brenzone. Gli impianti cui il presidente Venturini si riferisce sono quelli fermi da tre anni: la bidonvia che collegava Prada al rifugio Mondini e la seggiovia da quest’ultimo al rifugio Fiori del Baldo. Sono decisamente in rovina, solo pali e ferri arrugginiti ricordano la vecchia seggiovia ma, da tempo e con insistenza, cittadini, possibili utenti e soprattutto operatori spingono per una riapertura che certamente contribuirebbe al rilancio del turismo gardesano e baldense. «Con la funivia di Malcesine abbiamo quest’anno toccato i 249mila passeggeri e l’indotto portato è stato notevole», precisa Venturini. «Figuriamoci l’importanza che avrà ripristinare gli impianti di risalita di Costabella». Poi, convinto sostenitore della collaborazione tra pubblico e privato, continua: «La società che rileverà gli impianti e farà i lavori non dovrebbe avere interesse a gestirlo da sola, potrebbe decidere di vendere e potremmo trattare per, eventualmente, acquistare gli impianti. Si definirebbe così un consorzio composto da Provincia, Comunità montana del Baldo, e Camera di commercio. Una volta costituito tale consorzio, noi potremmo entrare in società in compartecipazione e poi gestire l’impianto». Tale opera cambierebbe il volto del Baldo. «Se tutto il sistema funiviario fosse realizzato, compreso quello di Novezza, si potrebbe avere anche una maggiore collaborazione con il Trentino. Non dimentichiamo, anche, che attraverso Pra’ Alpesina ci si può collegare con Brentonico e i campi da sci di Polsa e San Valentino».