venerdì, Aprile 19, 2024
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Trasporto pubblico uno stop all’appalto. Il Tar ha accolto la richiesta della «Brescia Tour» di Zanetti

Sospeso l’affidamento del servizio

E’ sospeso l’affidamento da parte del Comune di Desenzano del servizio di trasporto pubblico urbano alla società Opere generali Scpa di Roma. I giudici del Tribunale amministrativo regionale di Brescia hanno, infatti, accolto la domanda di sospensione delle procedure di appalto del servizio (specificatamente dei verbali di gara) inoltrata dalla ditta Brescia Tour di Maurizio Zanetti, precedente gestore del trasporto urbano nella cittadina, rimasto escluso dalla gara di appalto. Il collegio giudicante (presidente Francesco Mariuzzo, referente Antonio Massimo Marra, relatore Stefano Tenca) hanno rilevato parecchi vizi e non pochi dubbi, che saranno comunque oggetto di un più approfondito esame nella prossima sentenza di merito. «La ditta vincitrice, società consortile per azioni, appare aver omesso i singoli consorziati all’atto di presentazione dell’offerta, l’offerta inoltrata dalla medesima – prosegue l’ordinanza – non risulta neppure corredata dalla dichiarazione sulla ricorrenza dei requisiti di capacità giuridica e morale dei rappresentanti legali dei singoli consorziati». Sempre i giudici del Tar cittadino hanno rilevato che la commissione aggiudicatrice avrebbe richiesto alla società vincitrice dell’appalto «dichiarazioni a corredo ed integrazione dell’offerta tecnica già presentata». Mentre, invece, la facoltà riconosciuta alla pubblica amministrazione di consentire ai concorrenti di una procedura selettiva l’integrazione o la regolarizzazione postuma dei documenti, «deve attenere sempre ed esclusivamente a meri vizi formali». Senonchè, dall’esame del carteggio, i giudici hanno ricavato la sensazione che la commisisone abbia richiesto ulteriori atti pur conoscendo le offerte pervenute dagli altri partecipanti. I giudici parlano di violazione del «principio di par condicio dei concorrenti e della segretezza delle offerte». Tale principio, difatti, esclude l’integrazione dell’offerta nel corso della gara d’appalto. Dunque, il Tar ha accolto le tesi degli avvocati Cesare e Andrea Trebeschi (difensori della ditta Brescia Tour) concedendo la sospensiva del provvedimento. Non ci saranno ricadute negative, comunque, per gli utenti del servizio urbano, perché la «Brescia Tour» potrà continuare ad espletare il suo servizio fintanto che il Tar emetta la sentenza definitiva. Certo, le premesse sono fin troppo chiare: difficile che il verdetto finale possa ribaltare completamente la decisione di ieri. La gara si era svolta ai primi di dicembre e il consorzio romano si era impegnato, entro un anno, ad introdurre nel servizio di Desenzano nuovi bus con aria condizionata, posti e pedane per disabili, paline elettroniche alle fermate con i tempi di attesa del bus in tempo reale (come il metrò di Milano). La durata dell’appalto è di sette anni. Il servizio, secondo uno studio particolareggiato eseguito da uno studio professionale incaricato dall’Amministrazione comunale, prevede il collegamento del trasporto urbano con i principali punti della città: ospedale, cimitero, centri balneari, piscine e stadio, stazione ferroviaria. Il tutto integrato con il trasporto scolastico e con quello extra-urbano. Un buon lavoro, indubbiamente, molto atteso dalla popolazione e utilissimo in chiave antinquinamento (quanti veicoli potrebbero restare in garage se funzionasse meglio il trasporto urbano?).

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