venerdì, Marzo 29, 2024
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Le 120 vetture old style partecipanti all'Adac Trentino Classic sfilano a Trento. A Riva del Garda in serata premiazioni e festeggiamenti finali

Sotto il Nettuno il fascino in forma di auto

Ogni anno cambiano i percorsi dell’Adac Trentino Classic, l’evento organizzato dall’Automobil Club tedesco in collaborazione con la Trentino SpA e con le Apt Ingarda, Rovereto e Vallagarina, Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi, ma rimane invariato il luogo del concorso di eleganza, ossia piazza Duomo a Trento, il simbolo del capoluogo e dell’intera provincia.Le 120 vetture provenienti dalla Germania (con qualche prestigiosa eccezione) questa mattina hanno sfilato orgogliose per le vie di Trento, posizionandosi in bella mostra sotto la fontana del Nettuno. Centinaia i curiosi che hanno approfittato di questo singolare momento per ammirare da vicino veri e propri pezzi unici della storia dell’automobilismo mondiale, mentre i giudici Adac le visionavano alla ricerca dei minimi particolari e soprattutto dell’originale e meticoloso “restauro”.La più ammirata è stata la Renault Ax Voiturette del 1910, fra l’altro anche la più datata del gruppo, giunta addirittura dal Lussemburgo e guidata dai coniugi Beidler abbigliati per l’occasione con originali vestiti d’epoca. Si tratta di una vettura esclusiva con il telaio in acciaio rivestito in legno, così come il legno sono i raggi delle ruote.Altrettanto affascinante poi la Rolls Royce Silver Ghost da 7.400 centimetri cubici, datata 1919 e condotta da Udo Stadtler e Siegfried Hutschenereiter, un esemplare unico che ha dato il via alla prestigiosa storia del marchio inglese. Curiosità anche per la vettura anfibia, l’Amphicar da 1490 cc che negli anni scorsi ha assaporato le acque del Lago di Garda, ed ancora al Chevrolet Corvette da 4200 cc, datata 1958 che presenta il singolare finale del tubo di scappamento inserito nel paraurti posteriore, ed ancora la Mercedes Benz 300 SL del 1955 con l’apertura delle porte ad ali di gabbiano. La vettura più “preziosa” non poteva che essere una Ferrari, per l’esattezza una F212 Vignale Spyder del 1951, di colore rosso fiammante.Le vetture d’epoca presenti della generazione anteguerra sono state 32, tra le quali cinque prestigiose Horch e tre Wanderer, mentre di particolare attrazione anche la rara Bugatti T51 Grand Prix e la splendida Opel Glaeser. Tra la nutrita schiera di vetture postbelliche hanno calamitato gli sguardi di tutti la Jaguar XK 120 Autenrieth Cabrio del 191, come pure la rarissima Jowett Jupiter del 1953 che era di proprietà dell’attore Peter Ustinov.Fra i partecipanti il presidente dell’Enit Eugenio Magnani, il presidente dell’Adac Peter Meyer, il vicepresidente della Toyota Akio Toyoda e il principe di Baviera Leopold, che però ha dovuto dare forfait alla sfilata in piazza Duomo per un guasto tecnico alla sua Bmw Isetta, di soli 250 cc, datata 1952. Se ne è tornato a casa anticipatamente.Cosa hanno apprezzato maggiormente i partecipanti alla quinta edizione dell’Adac Trentino Classic? “Il Trentino è un territorio fantastico, che in pochi chilometri ti permette di passare dalle vette dolomitiche alle temperature miti del Lago di Garda, ma quest’anno mi sono rimaste impresse per la loro bellezza la cascata di Varone”, ha precisato Jan Hofer, giornalista della Bayerischer Rundfunk, la tv bavarese per eccellenza.In serata gli equipaggi hanno fatto ritorno a Riva del Garda, dove al Palacongressi si sono svolte le premiazioni, che hanno chiuso ufficialmente l’edizione numero 5 dell’Adac Trentino Classic.

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