mercoledì, Aprile 24, 2024
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Gli studiosi avrebbero scoperto una grossa fonte d’acqua calda nell’antica dimora romana. Bocca cucita del sindaco, ma ormai in paese non si parla d’altro

Sotto la villa… trovi le terme

Una sorgente di acqua calda a Toscolano? In paese la notizia ha cominciato a circolare, e la giunta comunale ne ha parlato in gran segreto. Ma il sindaco Paolo Elena, da noi interpellato, preferisce assumere un atteggiamento prudente, trincerandosi dietro un laconico «Stiamo effettuando le opportune verifiche». Il rischio è di rimanere… Scottati da eccessive aspettative. Meglio quindi procedere con cautela. Se son rose, fioriranno.Siamo riusciti a sapere che, nelle scorse settimane, qualcuno ha avuto una brillante idea. Ricordando la grande villa romana situata in riva al lago, nell’ansa compresa tra l’attuale cartiera, la chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo e la statale 45 bis, si è chiesto se i proprietari non l’avessero fatta costruire lì per l’esistenza di una sorgente termale. Altrimenti perchè non erigerla a Maderno, nel golfo, che già disponeva di un porto? A forza di rimuginare sull’interrogativo, si è cercato di ottenere una prima risposta interpellando un’impresa milanese, esperta nel rilevare le calorigrafie, cioè nell’esaminare, attraverso i dati spediti dal satellite, i gradi di temperatura di una determinata zona. Ebbene, dopo una settimana è giunta una risposta positiva: la sorgente c’è per davvero. Che sia come la fonte Boiola che, a Sirmione, sta alla base delle terme e di una serie di trattamenti benefici?A questo punto è scattata la fase numero due. Successive indagini hanno permesso di stabilire che la portata dell’acqua è abbondante. Adesso bisogna avere una terza risposta: quali sono le caratteristiche? Cosa contiene? «Stiamo vedendo», ripete il sindaco, senza spiegare chi abbia preso l’iniziativa, se il Comune o un gruppo di privati. Probabile che, in tempi brevi, si conoscano maggiori particolari sull’operazione, al momento solo abbozzata. Prematuro, al momento, ipotizzare la nascita di un centro termale, ma è innegabile che la gente ne discuta. C’è chi parla ironicamente di un miraggio, di un colpo di sole dell’ultimo spicchio d’estate. E chi invece pensa si tratti di un’idea nient’affatto peregrina.La villa romana di Toscolano venne probabilmente costruita nel 38 d.C. dal console Publio Nonio Asprenate, sulla terra regalatagli da Augusto, a riconoscenza dei servizi resi nella difesa del Reno contro i Germani. Assai spaziosa, ricca di terrazze, giardini, acquedotti e fontane, campi di gioco, di templi dedicati a Giove e Bacco, persino d’un porto sul lago, occupava buona parte del promontorio, fino al Bersaglio. Divideva a metà la piazza e, seguendo grosso modo la 45 bis, giungeva fino all’attuale oleificio Morani, per un fronte di ben cinquecento metri lineari. Lo storico locale Andrea De Rossi ha riproposto in un libro il disegno dell’insediamento.Nel volgere di pochi decenni i Nonii accumularono ingenti possedimenti sul lago di Iseo, a Sant’Eufemia, Isorella, Botticino, Urago Mella, Lograto, Carzago, Bedizzole, Muscoline e nelle valli trentine. Questa famiglia ebbe notevole influenza sulla vita di Brescia: ad essa si deve, ad esempio, il Foro Romano. Tra i discendenti, Faustino e Giovita, poi diventati patroni della città.Gli scavi del 1967 hanno portato alla luce pavimenti ricoperti di pregevoli mosaici. Intervenne la Soprintendenza alle Belle Arti che, successivamente, trovò i resti di altre stanze e monete. Per riparare l’area (dal maltempo e dai male intenzionati, che avevano portato via un bel pò di reperti), venne sistemata una copertura provvisoria in plexigas. Nel ’97 l’architetto Lodovico Reguitti, allora tecnico comunale, studiò un intervento di consolidamento e restauro (spesa: 972 milioni di lire): un…incrocio fra la tensostruttura a teli di Desenzano e il lamellare, su lastrini in ferro. Le fondazioni, su micropali. I teli, trasparenti, non avrebbero favorito il fenomeno della condensa. Il Frisl, il Fondo investimenti della Lombardia, accettò la richiesta di finanziamento. Ma non se ne fece più nulla.

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