Si riapre la polemica sul sottopasso. Questa volta a farlo non sono nè i commercianti, nè gli albergatori, ma le materne e premurose mamme di Malcesine. A scatenare la loro ira sono le condizioni in cui si trova l’incrocio di via Navene Vecchia, dov’è stato realizzato il nuovo sottopassaggio. L’attraversamento sotterraneo, di recente costruzione, non è dotato di una struttura che permetta a portatori di handicap o a delle carrozzine di percorrerlo, nè di uno scivolo. È un servizio perciò non utilizzabile da chi, in tal senso, dovrebbe essere più tutelato: mamme con bambini e disabili, che sono costretti ad attraversare la strada in superficie. A lato della strada non è stato però lasciato lo spazio per il marciapiede, non vi è un semaforo, nè delle strisce pedonali. Le mamme che vogliono attraversare con il proprio bambino nel passeggino, sono dunque costrette alla cieca a buttarsi in strada, esponendosi così sulle corsie di traffico. Dopo vari tentativi di richiesta al sindaco Lombardi, non avendo ottenuto alcun risultato, le madri melsinee si sono dunque unite e hanno inviato una lettera, firmata da circa 60 di loro (quelle che abitano nei pressi dell’incrocio), chiedendo urgentemente un intervento presso il crocevia. «Sono stati rimossi il marciapiede, il semaforo e le strisce pedonali», recita la lettera, rivolta al sindaco Giuseppe Lombardi e all’assessore ai lavori pubblici Chincarini Valente, «senza però creare un’alternativa per chi come me ogni giorno deve attraversare la strada con bambini in passeggino, o per disabili, impossibilitati a salire e scendere i gradini del sottopassaggio». «Credo sia diritto di tutti attraversare la strada statale», conclude la lettera, «senza dover mettere a repentaglio la propria incolumità. Vi chiedo di non aspettare che accada qualcosa di grave, e di intervenire al più presto». A promuovere l’iniziativa è stata Antonella Barzoi, madre di due bambine, che stanca delle promesse che le sono state fatte, dopo essere andata più volte in Municipio a reclamare, ha deciso di agire in altro modo. La questione del marciapiede, che evidentemente è stato soppresso per un problema di spazio, è da tempo motivo di rancore per i malcesinesi, ma anche un problema reale per chi come Roberto Benamati, proprietario di un negozio di abbigliamento che si trova nei pressi del sottopasso, è costretto a mettere a disposizione la propria proprietà per far transitare paesani e turisti, che altrimenti sarebbero costretti a passeggiare in mezzo al traffico automobilistico. E pensare che a fare da supervisore ai lavori del sottopassaggio è stato Luigino Bresaola, il capo dei vigili, che dunque di viabilità dovrebbe intendersene. Katia Toninelli
Nessun Tag Trovato