sabato, Aprile 20, 2024
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Tradizione in tavola per ricostruire il tetto del «Fiori del Baldo»

Sottoscrizione. Una cena per aiutare il rifugio

Luccio in salsa, risotto all’isolana, polenta e baccalà, sbrisolona: anche con le ricette della tradizione è possibile attivare i canali della solidarietà. Martedì prossimo, 11 marzo, a Lazise, si chiude con una cena assolutamente straordinaria la sottoscrizione, patrocinata da L’Arena , a favore del rifugio Fiori del Baldo, scoperchiato da un turbine di vento alla fine dello scorso novembre. Il mondo dell’enogastronomia baldense, gardesana e veronese si è mobilitato, aderendo all’appello lanciato da Slow Food del Garda Veronese, guidata da Angelo Peretti, e dall’associazione I Ghiottoni di Torri del Benaco. Martedì sera, alle ore 20.30, al centro La Meridiana delle cantine Lamberti di Lazise porteranno in tavola i loro piatti, accompagnati da ben sei proposte enologiche delle cantine del Gruppo Italiano Vini, che ha pure immediatamente offerto il proprio contributo all’iniziativa. Si comincerà con un aperitivo a base di spumante metodo classico Trento Cuvée Andrea d’Arco della Conti d’Arco in abbinamento con una raspatura di Lodigiano, raro e straordinario formaggio, e con una soppressa del Monte Baldo, proposti rispettivamente dal ristorante Il Giardino delle Esperidi di Bardolino e dalla taverna Kus di San Zeno di Montagna, entrambi recensiti da «Osterie d’Italia», la guida di Slow Food. Un originalissimo zabaione al Parmigiano e tartufo nero del Baldo sarà l’antipasto proposto da Isidoro Consolini, patron del ristorante Al Caval di Torri del Benaco, mentre Flavio Tagliaferro, executive chef della Elite Service di Grezzana, specializzata nel banqueting, presenterà un flan di sedano bianco di Verona con zuppetta di gamberi e tartufo del Baldo (Consolini e Tagliaferro, tra l’altro, coordineranno tutti i lavori di cucina). Di seguito si passa alla terra del riso vialone nano veronese igp: la risotteria Melotti di Isola della Scala serve il classico risotto all’isolana, preparato da Gianmaria e Luca Melotti. Poi spazio al pesce, di mare e di lago, secondo l’interpretazione di altri due locali selezionati dalla guida Slow: la trattoria Al Bersagliere di Verona sfodera il baccalà alla vicentina nella versione di Leopoldo Ramponi, mentre Renato Azzi, chef del ristorante Il Porticciolo di Lazise, aderente fra l’altro alla locale associazione ristoratori, offre il luccio in salsa. Dall’acqua alla terra: in una degustazione all’insegna dei sapori scaligeri non può mancare la pastissàda de cavàl, cucinata dal ristorante Corte Fusina di Grezzana, guidato da Massimo Mezzari. Il tutto con quattro vini in tavola, serviti dallo staff guidato da Lucio Corradi: sono tre bianchi – il veronese Soave classico Sanfederici 2001 della Santi, il friulano Chardonnay del Collio Torre di Tramontana 2000 della Conti Formentini e il siciliano Piano Maltese bianco di Sicilia 2001 della Tenuta Rapitalà – e un rosso, il Valpolicella classico superiore Solane 2000 della Santi di Illasi. Chiusura con la sbrisolona del ristorante Bellarrivo di Torri del Benaco, diretto da Luigi Galvani: la torta verrà servita col Moscato d’Asti Naturale 2002 di Cà Bianca. Un’occasione unica, irripetibile, insomma, per un tour nei sapori veronesi e nelle seduzioni enoiche italiane. Nove ristoranti (e forse dieci…) uniti in un’unica serata. I coperti sono limitati, la prenotazione, ovviamente, obbligatoria. A ciascun commensale viene richiesto di versare un contributo di 35 euro per la sottoscrizione a favore del rif ugio Fiori del Baldo: un controvalore modesto a fronte del valore della manifestazione. Per prenotare è necessario contattare il numero 338.4818580, oppure lo 045.7225855, o ancora lo 045.6260518. Ovviamente, si va ad esaurimento dei posti.

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