giovedì, Aprile 25, 2024
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Via libera del Consiglio a interventi nella zona dei campeggi

Spazio a strutture turistiche negli ex Cantieri del Garda

Nell’ultimo consiglio comunale di Toscolano Maderno si è deciso di… riempire la foce, vale a dire la zona dei campeggi, che nel Piano regolatore generale figurava come «area bianca», priva insomma di destinazione. Nel maggio ’93 la giunta della Regione Lombardia suggerì di studiare una soluzione dettagliata. Migliaia e migliaia di metri quadri per i quali bisognava insomma stabilire il da farsi. Ora, a distanza di nove anni, la decisione definitiva, dopo avere esaminato le osservazioni spedite dai cittadini. «Qui ci sono i principali campeggi presenti sul territorio – spiega l’architetto Mario Abba, nella relazione accompagnatoria -. Nella parte a est del torrente, lungo via Religione, a fianco del nuovo campo sportivo, ecco i 16.620 metri quadri occupati da strutture produttive: i Cantieri del Garda, da tempo dismessi, per una volumetria di circa 30mila metri cubi. Il comparto urbanistico è servito da tutte le reti: luce, acqua, gas, fognatura, rete telefonica». Già, ma cosa succederà? La variante prevede, nella fascia a lago, la creazione di un percorso ciclopedonale, che possa collegare tutto il litorale, da Maderno a Toscolano. Sarà inoltre ampliato il piccolo porto esistente, a est del torrente. Una struttura pubblica che, unitamente ad altri servizi, determinerà un’offerta più ricca e qualificata. Gli attuali campeggi rimarranno. I nuovi insediamenti turistico ricettivi andranno a sostituire gli edifici produttivi dismessi. Una scelta legata al fatto che i vecchi Cantieri, in stato di degrado, non sono più compatibili con l’attuale assetto urbano. Gli alti costi di smantellamento possono essere coperti da riconversioni conciliabili col territorio e, al tempo stesso, remunerative. Su una parte della foce, viene però introdotta la zona D8. Con una volumetria di 24.930 metri cubi, pari al 78% dell’esistente (31.960 mc.). Hotel e case per le vacanze, insomma. I primi, a gestione unitaria, dovranno avere almeno sette camere, con o senza servizio autonomo di cucina. Rientrano in questa categoria anche le residenze turistiche alberghiere, che offrono alloggio in appartamenti costituiti da uno o più locali, con un periodo di permanenza superiore ai sette giorni. Case per vacanze: sarà possibile affittarle per periodi inferiori ai tre mesi (consecutivi). Indice di utilizzo del territorio 0,50; altezza massima nove metri e mezzo. «La legge regionale 12 del ’97 ha introdotto una normativa rigorosa, e non consente alcuna trasformazione in seconde case», ha affermato Abba. Legaambiente, la società «Speranza», Cristina Milani e altri hanno presentato alcune osservazioni. Chi suggeriva di ridurre l’altezza a sei metri e chi invitava a tenere conto dell’elevato rischio idrogeologico. Alcuni, ad esempio, hanno proposto di trasformare gli ex Cantieri in laboratori artigianali. L’ex sindaco Silvano Boni, che guida il centrosinistra, ha apprezzato «il modo innovativo e giusto col quale si è stabilita l’indivisibilità delle piazzole dei campeggi». Proibita infatti la vendita, la locazione per più anni o qualunque altra forma di cessione che faccia venir meno il carattere di pubblico esercizio unitario dei complessi. Andranno rispettati i seguenti indici: sul lotto fondiario, un abitante ogni mq.; piazzole di almeno 50 mq. per tende, roulotte e camper; bungalow di tipologia unitaria (gli allestimenti mobili o stabili, di superficie compresa fra 10 e 40 mq., altezza massima sei metri, non dovranno superare il 25% del numero totale degli spazi autorizzati). Ai campeggi viene concesso un indice di edificazione dello 0,10% per i servizi (ristorante, reception, market, casa custode). Boni ha invece contestato «l’abnorme edificabilità concessa alla foce. Due lotti, uno di 39.370 mq., l’altro di 16.620 mq., ottengono una volumetria tipica delle zone di completamento. Sul comparto 1 potrebbero insediarsi volumi di villette e/o case a schiera senza soluzione di continuità. L’unico limite è dettato dagli indici territoriali, e dalle distanze dei confini». Alla fine la variante è passata col voto favorevole della maggioranza di centrodestra, che fa capo a Paolo Elena. Contraria la minoranza.

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