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Spazio al grande rock internazionale e alternativo: The National al Vittoriale

Il Festival del Vittoriale 2014 fa spazio al grande rock elegante e alternativo: dopo Paolo Conte e Pat Metheny, che a fine giugno accenderanno l’estate gardesana con classe e maestria, il 29 luglio arrivano per la prima volta sul palcoscenico gardonese The National. L’ultimo, bellissimo album della band new yorkese, capitanata da Matt Berninger, “Trouble will find me”, è valso al gruppo la nomination ai Grammy 2014 come “Best alternative album” e l’ha consacrato come una delle formazioni rock più importanti e influenti del panorama contemporaneo, vero e proprio fenomeno di culto per migliaia di fan.

Più volte paragonati a Leonard Cohen, Nick Cave, The Smiths e Tom Waits, i cinque musicisti, che nei prossimi giorni lanceranno il nuovo singolo I need my glirl, stanno affermando con sempre maggiore autorevolezza lo spessore e l’autonomia della propria spiccata personalità.

La stampa internazionale ha recentemente scritto di loro:

“The National can no longer be compared to anyone besides themselves” – Pitchfork, Ian Cohen, Best New Music

“It’s the subtlety, and the self-awareness, that make this album exquisite” – The Guardian, 5/5

“It’s the plushest, most burnished album from a New York City band that has increasingly leaned toward the measured and stately” – New York Times, John Parelas

A giorni, attesissimo da migliaia di fan, è in uscita nei cinema degli Stati Uniti Mistaken for Strangers, il documentario sui National girato dal fratello di Matt Berninger e presentato con grande successo al Tribeca Film Festival.

The National gruppoIl gruppo si è formato nel 1999, quando Aaron Dessner (guitars, bass, piano), Bryce Dessner (guitar), Scott Devendorf (guitar; bass), Bryan Devendorf (drums) e Matt Berninger (vocals) si sono ritrovati dopo essersi trasferiti a Brooklyn dall’OHIO. Sin dagli esordi THE NATIONAL hanno ottenuto il favore e l’approvazione della critica internazionale, ma è stato solo nel 2005, con il bellissimo ALLIGATOR, uno degli album indipendenti più chiacchierati e amati del 2005, definito da UNCUT un vero e proprio “capolavoro”, che il gruppo è stato scoperto e apprezzato da un pubblico più vasto, grazie anche a memorabili performance dal vivo. E così, nel tempo, è cresciuto intorno a The National un numero sempre maggiore di ammiratori e un culto che non si vedeva da molti anni. BOXER (2007), arrivato a due anni di distanza dal precedente Alligator, contiene brani ormai considerati degli assoluti classici come “Fake Empire”, “Mistaken For Strangers” e “Start A War” e ha trasformato la band da stella dell’underground a vera e propria Istituzione del rock. Nel 2010 è uscito per la 4AD HIGH VIOLET che ha portato alla band il successo globale sia dal punto di vista commerciale che della critica musicale.

A due anni di distanza è arrivato nel 2013 il bellissimo album TROUBLE WILL FIND ME, il sesto in studio per la band di Brooklyn, la raccolta di brani più audace prodotta dai National nei 14 anni della loro carriera. In un’intervista con la rivista britannica UNCUT, il frontman Matt Berninger ha descritto le canzoni come più “immediate e viscerali” rispetto ai loro lavori precedenti. Dice Aaron Dessner, parlando del disco: “Siamo di nuovo a ruota libera. Da un lato le canzoni sono le più complesse che abbiamo mai scritto, dall’altro le più semplici e umane. Ci sentiamo come se avessimo finalmente sprigionato la chimica che abbiamo fra di noi”.

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