L’ottimismo del presidente della Lido spa della scorsa primavera, quando aveva presentato in pompa magna il piano Cecchetto di riqualificazione della fascia a lago, non era di facciata. E’ vero che sull’onda di un progetto «pubblico» di rilancio del territorio e delle strutture più interessanti di Riva, anche l’imprenditoria locale si sta svegliando dal torpore con idee e proposte.Proprio in questi giorni lo stesso architetto Mauro Malfer, presidente della Lido, ha ufficialmente ricevuto da una neonata società di operatori turistici rivani e di semplici cittadini, un progetto che prevede non solo la gestione, ma anche la ristrutturazione e ampliamento della Spiaggia degli Olivi: proprietà comunale di cui va a scadere, in febbraio, il contratto di locazione con Franco Chemolli, da mezzo secolo prima direttore e poi gestore della discoteca e del centro balneare.La società che si candida a metter mano e riqualificare la struttura realizzata da Giancarlo Maroni nel 1932, si chiama «Iniziative Turistiche Rivane srl». Per capire nei dettagli l’offerta, di cui sono già informati sindaco e Giunta, siamo andati a trovare due rappresentanti della società – il noto albergatore Federico Venturini e il commerciante Manlio Patuzzi – e l’architetto Giorgio Losi, a cui si deve, tecnicamente, la proposta di recupero funzionale della Spiaggia degli Olivi.Proprio il progettista ci ha spiegato (vedi anche riquadro a parte) come il programma di lavoro sia partito dalle originali idee di Maroni, che prevedevano una sopraelevazione della struttura centrale della Spiaggia: idea poi ripresa dall’architetto Enrico Odorizzi nel 1952, ma abbandonata dal Comune probabilmente per ristrettezze finanziarie.Tre sono dunque gli aspetti principali della proposta. Primo: esaltare le funzioni balneari della Spiaggia a sostegno degli alberghi del centro storico (da qui l’idea di costruire una nuova piscina a lago aperta a tutti). Secondo: creare una struttura adeguata alle esigenze del turista tipo di Riva, tendenzialmente anziano (quindi sala da ballo e divertimenti, sale lettura, spazi per eventi culturali: ecco la necessità della sopraelevazione). Terzo: riorganizzare funzionalmente il complesso coinvolgendo anche la Fraglia della Vela.Il progetto di Losi comprende un quadro economico ed una tempistica dei lavori. L’investimento previsto è pari a 5 miliardi, così suddivisi: un miliardo e mezzo per l’adeguamento volumetrico (sopraelevazione secondo il vecchio progetto Maroni; messa a norma di impianti e servizi); mezzo miliardo per la ristrutturazione della Fraglia (progetto originario con rimessa verso est); due miliardi e mezzo per la nuova piscina a lago (vasca a norma per manifestazioni, completa di impianti e macchine; vasca per i tuffi); mezzo miliardo per l’adeguamento dello specchio d’acqua attuale (con introduzione di zone specifiche per idromassaggio e altri accessori).Tre le fasi temporali dell’intervento. 1) In caso di immediata disponibilità degli immobili si procederà subito alla manutenzione straordinaria e all’adeguamento dello specchio d’acqua, per poter gestire già nella prima stagione, aprile-settembre 2002, la rinnovata struttura. 2) Sopraelevazione e completamento del progetto Maroni, realizzazione sale trattamento acque e motori della piscina: da ottobre 2002 ad aprile 2003. 3) Intervento sullo specchio d’acqua semicircolare, realizzazione piscina, sistemazione Fraglia: da ottobre 2003 ad aprile-maggio 2004.Questo il progetto tecnico. In cambio dei 5 miliardi investiti (molti di più, calcolando gli oneri finanziari) la società chiede alla Lido e al Comune un contratto di locazione commerciale di periodicità «normale», con facoltà di rinnovo automatico. «La Iniziative Turistiche Rivane – hanno infine ribadito Venturini, Patuzzi e Losi – è una società che resta aperta a tutti gli imprenditori rivani ed ai cittadini che credono nel progetto».
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