giovedì, Aprile 25, 2024
HomeAttualitàSpiaggia story: 20 volumi di dolce vita
Gianfranco Chemolli lascia (per ora?) discoteca e bagni: gli resta mezzo secolo di ricordi in foto e documenti Il prossimo 15 ottobre chiude il santuario delle notti rivane

Spiaggia story: 20 volumi di dolce vita

Appartengo a quella generazione di rivani, estesa (nel tempo) e folta (nel numero), che per entrare ai «bagni» della Spiaggia degli Olivi…non ha mai pagato il biglietto. Ci andavamo a nuoto, dal molo o dalla Rocca, tenendo col braccio fuori dall’acqua il pacchetto degli indumenti (braghette, maglietta, sigarette e samoe), che poi, nel regno di Gianfranco Chemolli, ci sarebbero serviti per renderci presentabili con le tedesche. Dico questo per dire che il rapporto tra Chemolli e la città si può riassumere in un aggettivo: generoso.Ma se ha chiuso un occhio per una vita sui «portoghesi», il Chemolli – che nella Spiaggia degli Olivi è giunto ragazzino nel 1953: e da aiutante barista ha percorso tutta la carriera, diventando gestore sia dei bagni che della discoteca – non può oggi chiudere l’occhio su un mondo, che è il Suo e il Nostro, che rischia di andare a ramengo, sepolto dai tempi lunghi dell’indecisionismo cronico dell’Ente Pubblico. Aperta parentesi: il complesso «Spiaggia degli Olivi», di maroniana concezione (1934), è comunale e in quanto tale in ormai decennale attesa di capire se, come, quando, perchè, da chi, verrà ristrutturato e «conservato» come patrimonio di eccezionale valore emotivo ed economico.Ma non è per la spina dolorosa piantata nei destini del locale che Gianfranco Chemolli ieri mattina ci ha invitati in discoteca. Di questo disagio esistenziale e dei suoi progetti di restare tenacemente avvinghiato alla creatura (mettendoci i soldoni e la speranza di vincere il concorso di idee del restauro), Chemolli ci parlerà in un prossimo futuro. Ieri mattina – nell’immancabile scenografia di alcuni bicchieri e di una bottiglia di Ferrari (ma quante ne avrà offerte, in vita sua?) – Chemolli ha voluto mostrare quanto ha cavato dal suo ufficietto durante il riassetto di fine stagione, che quest’anno precede anche, purtroppo, l’ormai prossimo 15 ottobre: l’addio per fine contratto (o arrivederci?) a 50 anni di bagni e di discoteca.Sono venti volumi di fotografie, ritagli di giornale, locandine. Da Mike Bongiorno alla Cicciolina, i grandi del jazz, Gianni Morandi, Nomadi, Equipe 84, Formula Tre, New Trolls, Nini Rosso e chi più ne ricorda, più ne metta. Le sfilate di moda, il palio degli albergatori, vagonate di miss, le prime timide fiere. E l’elenco potrebbe continuare per ore…Ogni foto un ricordo, un pezzo di Riva ridente e ridanciana, notturna e godereccia. Un viavai di personaggi, anche visceralmente rivani, come i grandi maestri d’intrattenimento che collaborarono con Chemolli: il Guerrino Delana immortale e quegli splendidi mostri dell’avanspettacolo che furono le buonanime del Carlo Stella e dell’Eugenio Zini.Finirà, prima o poi, al Museo l’archiviazzo del Chemolli. Ieri ha solo voluto far vedere che c’è, è palpitante, importante. Come la vita.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video