giovedì, Aprile 25, 2024
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«Apertaper lavori alla rete idrica».
Dove prima c’era un sentiero solo per pedoni e bici ora c’è un’arteria larga 5 metri

Spuntata una via in valle del Tasso

Le associazioni ambientaliste e culturali del territorio denunciano lo scempio della Val del Tasso con la costruzione di una strada larga cinque metri al posto del vecchio sentiero percorribile solo a piedi o in bici. L’associazione Melograno, il Circolo Legambiente il Tasso, i presidenti del Ctg Monte Baldo Maurizio Delibori e del Ctg El Vissinèl Daniela Zanetti, Claudio Polinari del Coro San Gaetano ed Angelo Indelicato del Circolo Noi di Sega, Igino Dalle Vedove degli Amici del Teatro, i consiglieri comunali Sabrina Tramonte, Roberto Righetti, Arianna Dalle Vedove e Silvio Lonardi, hanno sottoscritto un documento in cui chiedono risposte al sindaco Sartori. «Per posare una tubazione dell’acquedotto ordinata dal Comune di Cavaion», scrivono, «le ruspe sono entrate nella Valle del Tasso ed hanno aperto una strada. Al posto del sentiero che attraversava il bosco adesso c’è una strada in ghiaia larga almeno cinque metri. La Valle del Tasso», continuano, «è uno degli ultimi grandi spazi verdi sopravissuti: la nostra preoccupazione nasce dalla constatazione che i movimenti di terra in corso sono sproporzionati per la posa del nuovo acquedotto e sembrano invece fatti apposta per creare una nuova arteria… quando si fa una strada prima o poi arrivano anche le case». «Vorremmo avere dal nostro sindaco», concludono, «un’ampia rassicurazione sul fatto che il Comune non solo non vuole costruire la strada, ma che si opporrà ad ogni progetto di utilizzo viario della Val del Tasso. Inoltre chiediamo che, appena conclusa la posa del tubo, la strada in Val del Tasso venga demolita ed il vecchio sentiero ripristinato».[FIRMA] Pronta la risposta del sindaco Lorenzo Sartori, che con una nota fa sapere: «La posa della tubazione dell’acquedotto che collegherà il pozzo di Sega al serbatoio di Monte Boscon è un’opera importante per il paese. Per essere eseguita è stato necessario allargare sensibilmente l’originario stradello per consentire il passaggio ai mezzi pesanti che necessitano di un ampio raggio di azione. Sicuramente il risultato sotto l’aspetto naturalistico non è un bel vedere: purtroppo è sempre difficile riuscire a coniugare le esigenze di salvaguardia ambientale con interventi di scavo in zone boschive. In ogni caso voglio fugare ogni timore: non rientra nel modo più assoluto nei programmi dell’amministrazione il realizzo di alcuna arteria viabilistica nella Val del Tasso, nè tanto meno l’edificazione in tale zona. Inoltre, l’amministrazione si opporrà con fermezza ad ogni progetto di utilizzo della valle. Si provvederà al termine dei lavori al ripristino del vecchio sentiero naturalistico: di questo posso dare le più ampie garanzie personali a tutte le associazioni scriventi». A.S.

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