giovedì, Aprile 18, 2024
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Se il numero dei villeggianti diminuisce in città, sul Benaco e in montagna, aumenta invece nelle località meno conosciute. Al lago manca un turista su quattro. Ma nella piccola Ferrara i vacanzieri sono raddoppiati rispetto all’anno scorso Nel più picc

Stagione sottotono.

Sarà perché ci sono l’Orto botanico di Novezzina e l’Osservatorio astronomico, una costellazione di nuove iniziative sportive e culturali, sarà per il tr attamento che offre o per la vicina aria del Monte Baldo che vi si respira. Sta di fatto che Ferrara di Monte Baldo alza quasi del cinquanta per cento il proprio indice di gradimento rispetto agli stessi mesi dell’anno scorso: si è passati da 2mila 938 a 4mila 340 presenze. Mentre il numero dei vacanzieri cala in città, sul lago e in generale anche in montagna, il più piccolo comune della nostra provincia fa bingo, a conferma che oggi le mete meno consuete e forse un po’ alternative attraggono più del previsto. Le statistiche fornite da Provincia di Verona – Turismo dicono che a Ferrara di Monte Baldo i turisti non si limitano alla gita «mordi e fuggi», come si evidenzia in generale in Lessinia, ma si fermano alcuni giorni, concedendosi comode vacanze in albergo, piuttosto che in case private o appartamenti. La piccola Ferrara, però, può essere considerata l’eccezione che conferma la regola. Nel senso che, nonostante i grandi poli registrino un’attrazione minore, il dato generale delle presenze tiene. Il comprensorio veronese ha infatti un indice di gradimento-vacanze che è in generale di + 2,61 presenze rispetto all’anno scorso, anche se calano gli arrivi: – 4,08 per cento. Probabilmente ciò significa che, oltre al lago, alla montagna e alla città d’arte, anche altri centri e località della nostra provincia richiamano visitatori, attratti da fiere, mostre, intrattenimenti, feste o qualsivoglia altra manifestazione, eventi tipici anche nei mesi invernali e a primavera, appunto tra gennaio e maggio. Si spera dunque che lago, vette e città d’arte tornino ad esercitare nei prossimi mesi almeno il fascino dell’anno scorso. Statisticamente, con il termine «arrivo», si intendono tutte le persone fisiche che si registrano nelle strutture ricettive, siano esse alberghiere che extra-alberghiere, come appartamenti, villaggi, campeggi, ostelli. Le «presenze» indicano invece il numero delle persone fisiche registrate, moltiplicato per il numero delle notti effettivamente trascorse nella struttura ricettiva dove sono arrivate. Un aumento delle presenza fa felice chi conduce una struttura di quest’ultimo tipo, l’incremento invece degli arrivi va piuttosto a beneficio di chi offre servizi di altro tipo, come bar, trattorie, ristoranti, ma anche discoteche e negozi in genere. Limitando il raffronto a quanto accade in montagna, l’Amministrazione provinciale di Verona, fornisce anche tabelle «mono-comune» o «mono-area», per cui un paragone diretto si può fare, ad esempio, tra San Zeno di Montagna e Ferrara e quindi con il comprensorio della Lessinia. A Ferrara le statistiche ufficiali del movimento turistico considerano il settore alberghiero, l’extra alberghiero e il totale generale. Se rispetto all’anno scorso gli arrivi in albergo sono diminuiti del 16,44 per cento, le presenze sono aumentate moltissimo, del 68,26 per cento. Il totale extra alberghiero registra invece un calo che sfiora la percentuale dell’ 87 per cento. Il dato generale conclude dicendo che gli arrivi sono -26,53 per cento, ma che le presenze sono aumentate del 47,72. In totale, a San Zeno di Montagna, sono invece calati gli arrivi del 35, 64 per cento (11mila e 984 persone) e sono diminuite le presenze del 23,91 per cento (41mila 370). Negli alberghi le presenze sono diminuite del 24, 12 per cento; nei villaggi, nei campeggi e negli alloggi privati si è registrato un -20,02. In Lessinia accade l’inverso. Rispetto all’anno scorso, c’è un calo generale di presenze che corrisponde al 6,65, più accentuato (meno 5,10) nel settore extra-alberghiero. Aumentano invece del 7,72 i turisti, anche locali, che scelgono questa zona per trascorrervi una giornata, pernottando comunque almeno una notte e poi tornando a casa o andando altrove la sera successiva. I dati sono comunque confortanti rispetto alle presenze e agli arrivi registrati a Verona città: rispettivamente – 0,49 e – 3,01. Sul lago di Garda, poi, è sbarcata una percentuale di 23,52 turisti in meno: le presenze sono calate in questi primi sei mesi del 2005 del 2,36 per cento. Un dato interessante a Verona è che, in una città così ricca di alberghi di varie categorie, tutti registrano una flessione, eccetto quelli di lusso, i quattro e i cinque stelle con un 4,9 per cento di presenze in più rispetto all’anno scorso. Il vero successo lo ha riscosso l’extra-alberghiero dove, a farla da padrone è l’unico campeggio che finora ha ospitato il doppio dei clienti rispetto all’anno scorso: più 109, 38. Oltre all’élite che continua a poter permettersi l’hotel di lusso, è evidente la tendenza al risparmio di tante famiglie e ragazzi decisi a non rinunciare comunque alla città d’arte. Diversamente da quanto avviene, come dicevamo, nella piccola Ferrara dove in generale si opta per l’ospitalità offerta dai vari alberghi. Ovviamente i numeri della città restano sempre molto importanti, sull’ordine del mezzo migliaio, e i prezzi a Ferrara di Monte Baldo sono certo più contenuti.

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