In agenda la premiazione dei migliori Groppello. Assalto agli stand gastronomici La cerimonia preceduta dalla sfilata e dalla messa

Stamane il taglio del nastro

07/09/2003 in Manifestazioni
Di Luca Delpozzo
Sergio Zanca

Anche se ha aper­to i bat­ten­ti ven­erdì, la ven­tisettes­i­ma edi­zione del­la “Fiera del­l’A­gri­coltura e del­l’ar­ti­giana­to del­la Valte­n­e­si e del­la Riv­iera del Gar­da bres­ciano”, che si tiene a Pueg­na­go, ver­rà inau­gu­ra­ta uffi­cial­mente sta­mat­ti­na, e chi­ud­erà i bat­ten­ti domani sera con lo spet­ta­co­lo pirotec­ni­co. La Valte­n­e­si si appres­ta dunque a vivere un fine seti­mana inten­so. Dopo la sfi­la­ta dei car­ri alle­gori­ci e la mes­sa, con il coro dei Can­tori del­la Valte­n­e­si, alle ore 11 il più anziano del­la classe 1933 (San­to Bor­tolot­ti) taglierà il nas­tro alla pre­sen­za delle autorità. Poi, in castel­lo, inter­ver­ran­no il sin­da­co , il pres­i­dente del Comi­ta­to orga­niz­za­tore Sil­vano Zanel­li, i par­la­men­tari e gli ora­tori uffi­ciali. Al ter­mine si svol­gerà la pre­mi­azione dei migliori Grop­pel­lo. Il ban­do, dif­fu­so per tem­po, con­sen­ti­va la parte­ci­pazione ad agri­coltori e com­mer­cianti che avessero un del­la zona del Doc Gar­da Bres­ciano Clas­si­co. Quan­tità min­ime richi­este: tre ettolitri per i pri­mi e 10 per gli altri. A causa del­la grand­i­na­ta ver­i­fi­cat­a­si nel­l’agos­to 2002, è sta­to pos­si­bile pre­sentare al con­cor­so i prodot­ti delle annate 2001 e 2002, ed il Grop­pel­lo Ris­er­va. La giuria dei “Cav­a­lieri del­la lun­ga di agos­to”, com­pos­ta da esper­ti enolo­gi, ha effet­tua­to la scelta tra ven­ti etichette. Solo sta­mat­ti­na si conoscerà uffi­cial­mente chi ha rag­giun­to l’ot­ti­mo, vale a dire almeno 80/100, e ricev­erà la “Men­zione d’onore”. La Fiera offre anche l’oc­ca­sione di sco­prire le grappe e l’ex­travergine di oli­va, pro­tag­o­nista del­la gior­na­ta di domani, di vedere le più mod­erne attrez­za­ture agri­cole, con­frontar­si sulle ultime novità, parte­ci­pare ai con­veg­ni, assis­tere agli spet­ta­coli. E, nat­u­ral­mente, apprez­zare piat­ti spe­ciali. Oltre che nel ten­done col­lo­ca­to al cam­po sporti­vo, capace di ospitare un migli­aio di per­sone e dove saran­no cuci­nati spie­di, bis­tec­che, for­mag­gi alla brace, eccetera, gli orga­niz­za­tori han­no pre­dis­pos­to uno stand gas­tro­nom­i­co all’in­ter­no del castel­lo, con 180 posti a sedere. E un altro nel piaz­za­le. La rasseg­na è divenu­ta un appun­ta­men­to fis­so per ritrovar­si e conoscere i grade­voli sapori offer­ti dal­la zona. I vis­i­ta­tori pos­sono degustare prodot­ti di grande pre­gio, goden­do di aro­mi antichi, grade­voli, armoni­ci, pre­sen­tati con cura dai tito­lari delle varie aziende. Per effet­to del miglio­ra­men­to qual­i­ta­ti­vo, gli agri­coltori e le can­tine con­tin­u­ano a riscuotere riconosci­men­ti sem­pre mag­giori, trovan­do grande riscon­tro sui mer­cati. «La nasci­ta del­la rasseg­na, nel 1977, è sta­ta con­trad­dis­tin­ta dal­la pre­sen­tazione di vini e attiv­ità esclu­sivi di Pueg­na­go — ricor­da il sin­da­co -. Ma, dopo quat­tro anni, si è vista la neces­sità di allargare all’in­tera Valte­n­e­si. L’aper­tu­ra ha por­ta­to un mag­giore svilup­po e ha trova­to col­lab­o­razioni sig­ni­fica­tive con la Provin­cia e la Cam­era di Com­mer­cio, a opera di Bruno Boni, uomo di grande sen­si­bil­ità ver­so il mon­do agri­co­lo. La seri­età di impostazione non è sfug­gi­ta alla , che ci ha ded­i­ca­to atten­zione e sosteg­no attra­ver­so gli asses­sori Verce­si e Ruffi­ni. Nel 1988 abbi­amo ospi­ta­to la trasmis­sione Tv “Lin­ea verde”, con il pre­sen­ta­tore Faz­zuoli. Un’oc­ca­sione di rilan­cio di grande suc­ces­so che ha dato alla raseg­na un risalto nazionale. La gente ha colto lo spir­i­to del paese, dove la sem­plic­ità si unisce al duro lavoro dei campi, i val­ori antichi si mescolano alla seren­ità, e dove la ter­ra dà gen­uinità». Numerose le inizia­tive suc­ces­sive: l’ade­sione (si è trat­ta­to del pri­mo Comune bres­ciano) alla Asso­ci­azione “Cit­tà del vino”; il lavoro per il miglio­ra­men­to dei vigneti; la nasci­ta dei grup­pi fol­cloris­ti­ci per risco­prire tradizioni, attrezzi e abiti; la val­oriz­zazione dei cibi (molte ricette sono entrate nel libro “A cena dai non­ni”); la creazione di strut­ture sem­pre più adeguate. Insom­ma, un con­tin­uo pro­gredire che si evi­den­zia anche nell’edizione di quest’anno che sta, come sem­pre, catal­iz­zan­do l’attenzione dei vis­i­ta­tori che giun­gono da tut­to il com­pren­so­rio dec­re­tan­do il suc­ces­so del­la manifestazione.