sabato, Aprile 20, 2024
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Tappa della «Peregrinatio Mariae» nel luogo di culto sul lago: auto ovunque, chiesa senza un posto libero

Statua di Lourdes al FrassinoIl santuario non basta ai fedeli

Una folla ha gremito il Santuario del Frassino per la messa celebrata da padre Flavio Roberto Carraro nella giornata di sosta a Peschiera della statua della Madonna di Lourdes. L’ampio piazzale non è riuscito a contenere tutte le auto che sono state parcheggiate ai lati della strada di accesso al Santuario. All’interno le persone hanno occupato non solo la chiesa e la cappella delle confessioni ma si sono fermate, oltre che all’esterno, nei pressi della sacrestia, dei chiostri, dei passaggi interni. Molte le persone in carrozzina che hanno assistito alla messa accompagnate, tra gli altri, dai volontari dell’Unitalsi.Il flusso di fedeli era iniziato dalla mattinata. In molti, infatti, avevano voluto assistere, alle 9, all’arrivo della statua: una delle tre immagini appositamente benedette a Lourdes e utilizzate per i pellegrinaggi nel mondo. In questo caso si tratta dell’immagine della «Vergine Incoronata»: quella collocata sulla colonna che si alza sulla spianata di Lourdes.Dopo l’arrivo della statua c’é stata alle 9.30 una prima messa seguita da un cammino di riflessione e dalla preghiera personale. Alle 15 l’esposizione del Santissimo e adorazione e alle 16 la processione e benedizione dei malati che ha preceduto la messa. Accanto a padre Carraro padre Pio Prandina, guardiano del Frassino, monsignor Roberto Vesentini, vicario pastorale della Carità, e molti dei parroci della zona.«La Madonna muove sempre molta gente», commentavano preparandosi alla messa. «Un segno tangibile quanto meno di una religiosità che può diventare fede con la preghiera. In questo senso ogni santuario ha una storia a sé, perché racchiude la storia del popolo che si ritrova a pregare in quel luogo e che è diversa da un posto all’altro». «Apparizione dopo apparizione la Vergine viene a dirci che il cuore di Dio è ancora per noi», ha detto nell’omelia padre Carraro che ha usato parole forti per richiamare alla concretezza la fede. «Tante volte non lo facciamo perché ci vediamo proiettati solo nell’immediato, lo sguardo che segue il luccichio di un vetro e non il cielo stellato. Quando impareremo a non ascoltare il Satana di oggi? Quello storico, che si incarna e si presenta in mille modi». Quindi il riferimento alla Madonna che «non si stanca mai di parlarci» e non ha temuto il giudizio del suo tempo per «fare la volontà del Padre. Come lei anche noi dobbiamo avere la fierezza della nostra fede. Invece ci ritiriamo di fronte ai Sacramenti, ci vergogniamo, temiamo ci prendano in giro».Padre Carraro ha parlato del viaggio del negli Stati Uniti del Papa «spesso solo e attaccato e che ha commosso un popolo perché ha parlato con le parole del Padre celeste, quelle che la Madonna va ripetendo nelle sue apparizioni». E poi dei religiosi «che ancora danno il sangue per la nostra fede. Gente che non si piega di fronte alla tentazione. Dobbiamo guardare alla parola del Signore in questo passaggio storico difficile ma che è anche tempo di speranza se avremo la forza di mettere in pratica la parola di Dio».

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