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Lo stemma araldico del comune di Lazise sulla parete ovest del palazzo municipale

Lazise. Bernd Holderried, tedesco di Pfapfenhofe, viene a Lazise da 56 anni. La prima volta, a soli 18 anni, è arrivato al campeggio municipale nel 1958. Si sente cittadino onorario di Lazise. Ed oggi a 74 anni suonati, fisico asciutto e scattante, ha preso pennelli, colori, additivi per lasciare un’opera, un suo ricordo perenne agli amici di Lazise.

Ha deciso, d’accordo con il sindaco Luca Sebastiano, di realizzare lo stemma araldico del comune di Lazise sulla parete ovest del palazzo municipale, sopra il poggiolo dell’ufficio del sindaco, proprio di fronte al porto vecchio, alla dogana veneta ed alla chiesetta di San Nicolò.

“Mi sono studiato molto bene lo stemma araldico ufficiale, quello depositato all’ufficio dell’araldica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – spiega Holderried- ea casa, in Baviera, mi sono preparato la cartonatura per realizzare lo stemma. Lo stemma è alto 180 centimetri ed è largo 100. Sotto viene collocata la scritta A.D. 983 che riporta quindi il diploma dell’imperatore Ottone II°. Non mancherà neanche la dicitura ” Lazise primo comune d’Italia” tanto cara al sindaco. Ed io questa settimana di lavoro la offro totalmente agli amici di Lazise per lasciare un mio segno quale ringraziamento per la loro immensa ospitalità.”

Bernd non è la prima volta che offre i suoi servigi alla comunità di Lazise. Da provetto ed esperto restauratore ha anche restaurato lo stemma sabaudo rinvenuto  anni fa presso l’ufficio anagrafe del municipio. Ed anche qui un ottimo lavoro.

“Anni fa avevo proposto all’allora parroco di realizzare un affresco nella chiesa parrocchiale – continua l’artista bavarese – ma mi è stato riferito che non si poteva realizzare per ostacoli burocrati della Soprintendenza ai beni architettonici. Allora ho desistito. Anche questo era un segno di amore verso Lazise e la sua comunità. Non è andata bene. Ho comunque risolto con lo stemma comunale.”

“E’ un carissimo mio personale amico – sottolinea Roberto Campagnari, già consigliere ed assessore comunale – e quando viene a Lazise è sempre mio ospite. Voleva assolutamente lasciare un ricordo di se, della sua maestria alla città di Lazise. E non ci poteva essere migliore occasione di questa. Da anni mi aveva interpellato sull’argomento. Oggi finalmente il suo desiderio si è avverato. E francamente – conclude Campagnari – sono veramente molto felice che la sua opera rimanga ad imperitura memoria proprio sulla casa municipale grazie alla disponibilità del sindaco Luca Sebastiano che è stato entusiasta dell’offerta di Holderried.”

“Bernd ha visionato più volte anche la chiesetta di San Nicolò al porto – spiega ancora Campagnari – ed è rimasto entusiasta degli affreschi. Sono a suo dire comunque ormai molto compromessi dall’umidità. Sarebbe stato sufficiente, in anni passati, dare una mano di colore “conservativo” e tutto poi si sarebbe risolto con un restauro anche a stralci. Ma ciò non è stato fatto. A suo pare – conclude Campagnari – oggi la situazione è davvero molto precaria e poco si potrà fare per recuperare tanta bellezza.”

Sergio Bazerla

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